Negli ultimi dieci anni, il regolatore statunitense per le security ha costretto gli investitori ad acquistare prodotti cripto “tossici” e “non regolamentati”, sostiene Cameron Winklevoss, cofondatore di Gemini.
Il 2 Luglio, i gemelli Winklevoss hanno denunciato il costante rifiuto da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti di approvare un exchange-traded fund (EFT) spot su Bitcoin, facendo notare che sono passati 10 anni da quando i gemelli hanno presentato la prima domanda per ottenere l’approvazione del proprio ETF da parte dell’autorità di regolamentazione.
Winklevoss ha sostenuto che, in assenza dell’approvazione di un ETF spot su Bitcoin, gli investitori statunitensi sono stati spinti verso “prodotti tossici come il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) che scambia con un enorme sconto” rispetto al prezzo del Bitcoin e applica commissioni “astronomiche”.
Oggi ricorrono 10 anni da quando @tyler e io abbiamo depositato il primo ETF spot su Bitcoin. Il rifiuto della @SECGov di approvare questi prodotti per un decennio è stato un completo e totale disastro per gli investitori statunitensi e dimostra come la SEC sia un regolatore fallimentare. Ecco perché:
– “protetto”… pic.twitter.com/xmK1xo1iX8
— Cameron Winklevoss (@cameron) July 2, 2023
Secondo YCharts, lo sconto in termini di net asset value di GBTC è attualmente del 30% rispetto al prezzo del Bitcoin. La commissione annuale di GBTC è del 2%, rispetto a una media dello 0,40%, secondo lo studio di Luglio 2022 condotto dalla società di servizi finanziari Morningstar.
Winklevoss ritiene inoltre che il rifiuto abbia portato gli investitori statunitensi a spostarsi verso piattaforme offshore “prive di licenza e di regolamentazione”, tra cui FTX, che ha definito “una delle più grandi frodi finanziarie della storia moderna”.
“Forse la SEC rifletterà sul suo triste bilancio e, invece di oltrepassare i suoi poteri legali e cercare di agire come il guardiano della vita economica, si concentrerà sull’adempimento del suo mandato relativo alla protezione degli investitori”, ha commentato.
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I commenti di Winklevoss giungono nel momento in cui numerose società hanno depositato, rinnovato o modificato le domande per un ETF spot su Bitcoin, tra cui BlackRock, Fidelity, WisdomTree, Invesco, Valkryie e ARK Invest.
Secondo quanto riferito dalla SEC, alcune richieste per gli ETF spot sono inadeguate e non “sufficientemente chiare e complete”. L’autorità di vigilanza ha chiesto ai gestori dei fondi di ripresentarle dopo aver chiarito il contenuto dei loro documenti.
Nel frattempo, Gemini è impegnata in una lunga mediazione giudiziaria con Genesis, una controllata di Digital Currency Group (DCG) — che possiede Grayscale, il gestore del GBTC. L’exchange è anche in tribunale per le accuse mosse dalla SEC.