La Virtual Assets Regulatory Authority (VARA) di Dubai ha concesso una licenza condizionale alla piattaforma AYA di Enjinstarter per l’offerta di asset e servizi di investimento in crypto. L’11 dicembre, il dipartimento di Dubai di Enjinstarter, società di consulenza e launchpad Web3, ha ricevuto una autorizzazione per l’offerta di criptovalute a condizione che vengano soddisfatte alcune condizioni prima dell’inizio dei servizi. Dopo aver soddisfatto tutti i requisiti della VARA, la piattaforma sarà soggetta a verifica e approvazione da parte delle autorità. L’annuncio recita:
Enjinstarter non ha ancora risposto alla richiesta di commenti da parte di Cointelegraph sui prerequisiti normativi in sospeso. Tuttavia, nell’annuncio ufficiale, Prakash Somosundram, cofondatore e CEO di Enjinstarter e della fondazione AYA, ha condiviso la volontà dell’azienda di conformarsi al processo stabilito da VARA.AYA è una launchpad incentrata sul clima che promuove le innovazioni in materia di sostenibilità, come la riforestazione, i crediti naturali, la conservazione delle mangrovie e l’agricoltura sostenibile. Oltre a fungere da piattaforma finanziaria per le iniziative ecosostenibili, AYA aiuta i progetti dedicati agli interventi per il clima con la blockchain e l’infrastruttura Web3.
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In attesa che AYA soddisfi i prerequisiti del VARA per ottenere una licenza operativa, l’azienda ha rivelato la collaborazione in corso con The Storey Group, con sede negli Emirati Arabi Uniti, per una campagna di piantumazione di mangrovie a Dubai. Illustrando il ruolo dell’azienda nella lotta al cambiamento climatico, Vasseh Ahmed, amministratore delegato di Enjinstarter MENA, ha dichiarato:
Una recente intervista di Cointelegraph a Deepa Raja Carbon, amministratore delegato e vicepresidente di VARA, ha rivelato l’intenzione dell’autorità di regolamentazione di rimanere agile e collaborativa per rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze del mercato.Carbon ha anche descritto a Cointelegraph l’approccio consultivo e collaborativo del VARA, che si impegna in conversazioni con le varie parti interessate, dai leader del settore agli innovatori, fino ai legislatori e ai regolatori di pari livello.“Ci siamo assicurati che le nostre linee guida siano complete e rispondano alle esigenze e alle realtà del mercato. Lavorando di concerto con gli enti consolidati di Dubai come il DET (Dipartimento dell’Economia e del Turismo) e il DFZC (Consiglio delle Zone Franche di Dubai) per la terraferma e le varie zone franche, abbiamo creato un quadro unificato e fungibile”, ha concluso.
Traduzione a cura di Walter Rizzo