Rishi Sunak, primo ministro britannico, ha intenzione di spendere 100 milioni di sterline (130 milioni di dollari) per acquistare migliaia di chip per computer che alimentino l’intelligenza artificiale, in un contesto di carenza globale e di corsa alla potenza di calcolo.
Il 20 agosto il Telegraph ha riferito che il Regno Unito intende costituire una “risorsa di ricerca sull’intelligenza artificiale” entro metà 2024, nell’ambito del piano di Sunak di rendere il Paese un polo tecnologico per l’intelligenza artificiale.
Il governo starebbe acquistando chip dai produttori NVIDIA, Intel e AMD e, a quanto risulta, l’ente di finanziamento scientifico UK Research and Innovation – alla guida dell’iniziativa – starebbe ordinando 5.000 unità di elaborazione grafica (GPU) NVIDIA.
Tuttavia, sebbene siano stati stanziati 130 milioni di dollari per il progetto, i fondi sono considerati insufficienti per soddisfare le ambizioni dell’hub AI di Sunak, per cui i funzionari governativi potrebbero fare pressione per ottenere maggiori finanziamenti in occasione del prossimo vertice sulla sicurezza dell’AI che si terrà a novembre.
Questo fa seguito ad un recente rapporto secondo il quale molte aziende faticano a implementare l’IA a causa delle risorse disponibili e degli ostacoli tecnici.
A marzo, una revisione indipendente delle capacità di calcolo dell’IA del Paese ha affermato che gli investimenti in questo settore sono “gravemente in ritardo” rispetto alle controparti internazionali negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.
In quel dato frangente, i ricercatori avevano a disposizione meno di 1.000 chip NVIDIA per l’addestramento dei modelli di IA mentre un gruppo di esperti ha raccomandato al Regno Unito di mettere a disposizione almeno 3.000 chip di alta gamma per soddisfare le esigenze più immediate.
Il 16 agosto, il rapporto sulle tendenze globali dell’IA di S&P Global ha rilevato che molte aziende hanno dichiarato di non essere pronte a supportare la tecnologia a causa della mancanza di potenza di calcolo sufficiente, oltre che per le difficoltà nella gestione dei dati e per i problemi di sicurezza.
Abbiamo collaborato con S&P Global per lanciare un sondaggio globale tra i professionisti e i responsabili delle politiche di #AI per comprendere cosa stia guidando o ostacolando i loro progetti di AI.Oggi abbiamo pubblicato i risultati dell’indagine nel nuovo rapporto 2023 Global Trends In AI.
Sebbene sia una fase ancora embrionale per l’IA, Nick Patience, analista senior di S&P, ha affermato che un fattore decisivo per la leadership nel settore sarà determinato da chi sarà in grado di supportare i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale.
Traduzione a cura di Walter Rizzo