Fonti esterne

Coinbase critica la SEC per “l’assenza di risposte chiare” in seguito all’ordine del tribunale

Coinbase accusa l'autorità di vigilanza degli Stati Uniti di non aver risposto alle richieste della Corte d'Appello degli Stati Uniti nell'ambito della battaglia legale in corso con l'autorità di vigilanza.In una missiva depositata il 17 giugno presso la Corte, gli avvocati dell'exchange di criptovalute hanno contestato la Securities Exchange Commission per aver continuato a non offrire "risposte chiare" alla Corte in relazione alla petizione di regolamentazione di Coinbase, che richiede alla SEC di stabilire un framework normativo per gli asset digitali."Quando questa Corte le ha ordinato di affrontare la netta incongruenza tra la sua posizione in giudizio e le sue azioni e dichiarazioni in altre sedi, la SEC continua a non offrire risposte chiare e a reiterare i suoi punti di vista", si legge nella lettera di Coinbase.La lettera era in risposta alla richiesta della SEC del 13 giugno di ulteriori 120 giorni per rispondere alla richiesta di regolamentazione di Coinbase.Coinbase sostiene che la SEC sia restia a informare la Corte sugli aggiornamenti della sua decisione, affermando di "essere contrariata persino dall'ordine di aggiornare la Corte sui suoi progressi".L'azienda ha affermato che l'impatto del silenzio della SEC, i lunghi ritardi e le sue azioni esecutive continuino a ripercuotersi sull'industria delle criptovalute e che il presidente della SEC, Gary Gensler, "continui a perseguire la strada che conduce a danneggiare irreparabilmente una società pubblica statunitense e un intero settore".Il 17 giugno, il responsabile legale di Coinbase, Paul Grewal, ha dichiarato in una serie di tweet che si tratta di "un fatto insolito per il governo sfidare una domanda diretta di un tribunale federale".

Non potevamo aspettare la scadenza della prossima settimana per affrontare la risposta della SEC all'ordinanza del 6 giugno del Terzo Circuito. È insolito che il governo si sottragga a una domanda diretta di un tribunale federale. Ma la risposta evasiva della SEC si spinge oltre, come abbiamo esposto oggi. 1/5

Grewal ha dichiarato che spera che la Corte conceda un mandato di esecuzione – un ordine del tribunale a un funzionario governativo che gli ordina di adempiere ai suoi doveri ufficiali secondo la legge – dal momento che la SEC ha respinto la richiesta di Coinbase.Coinbase propone inoltre che il tribunale fissi un termine di 60 giorni o meno a partire dal 13 giugno, data della richiesta della SEC.In un caso separato, la SEC ha citato in giudizio Coinbase il 6 giugno, sostenendo che la piattaforma di trading abbia violato diverse norme sui titoli, in particolare per aver offerto criptovalute che l'autorità di regolamentazione considera titoli non registrati.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Rapporto: Do Kwon nega di aver falsificato il passaporto e incolpa l’agenzia “cinese”

Il fondatore di Terraform Labs, Do Kwon, avrebbe dichiarato a un tribunale del Montenegro di non essere a conoscenza del fatto che il passaporto con cui viaggiava fosse stato presumibilmente contraffatto, attribuendo invece la colpa ad un'agenzia cinese.In un articolo del 17 giugno pubblicato dall'agenzia di stampa sudcoreana Segye Ilbo, Kwon ha dichiarato alla Corte di base montenegrina di aver ricevuto i passaporti e la documentazione di viaggio presumibilmente falsificati – compreso un passaporto del Costa Rica – tramite "agenzie" terze.

"Ho ricevuto il mio passaporto del Costa Rica dopo aver compilato i documenti richiesti da un'agenzia di Singapore che mi è stata raccomandata da un amico. Ho ricevuto il mio passaporto belga tramite un'altra agenzia".

Secondo Kwon, poiché viaggiava con il passaporto costaricano "da anni", non aveva motivo di dubitare della sua autenticità.L'accusa ha chiesto a Kwon ulteriori dettagli sull'agenzia che utilizzava per i suoi passaporti, ma Kwon ha riferito di non riuscire a "ricordare esattamente", aggiungendo di sapere solo che il nome dell'agenzia fosse "in cinese".Kwon è stato interrogato insieme al suo collega ed ex direttore finanziario di Terraform Labs Han Chong-joon.Oltre a negare la falsificazione dei documenti di viaggio, Kwon ha smentito le accuse di aver elargito donazioni finanziarie all'ex ministro delle Finanze del Montenegro Milojko Spajić, ora leader del partito Europe Now.Secondo un rapporto del 17 giugno di una sezione regionale di Radio Free Europe, Kwon avrebbe preso contatto con Spajić in una lettera inviata a diversi funzionari montenegrini nei giorni precedenti l'ultima tornata elettorale del Paese."Questo è stato categoricamente smentito e non è vero", hanno dichiarato gli avvocati di Kwon.Spajić ha negato di avere legami con Kwon, ma i loro presunti legami finanziari sono stati ampiamente trattati da vari organi di informazione in Montenegro.

I media coreani riportano che per anni Do Kwon ha sponsorizzato segretamente un importante politico montenegrino utilizzando fondi illegali. Due giorni fa, un'alta corte montenegrina ha approvato nuovamente la richiesta di cauzione di Do Kwon, consentendo il suo rilascio dal carcere.

Dopo l'udienza, il giudice Ivana Becić ha annunciato che emetterà un verdetto sulle accuse di falsificazione il 19 giugno (ora locale). Kwon sarà tenuto in custodia per un massimo di sei mesi, mentre il tribunale locale esaminerà la richiesta di estradizione della Corea del Sud.

Correlato: La SEC si oppone alla richiesta di Dentons di archiviare la causa di Terraform e Do Kwon

Kwon e Chong-Joon sono stati arrestati dalle autorità locali il 23 marzo scorso con l'accusa di aver falsificato i passaporti utilizzati nel tentativo di lasciare il Montenegro con un volo privato per Dubai.Gli avvocati della coppia avevano inizialmente ottenuto l'approvazione della cauzione proposta di 436.000$ (400.000€), ma la decisione è stata annullata in appello il 24 maggio. Il 5 giugno, il ricorso è stato respinto e la cauzione è stata concessa a Kwon e Chong-joon. I due saranno monitorati dalla polizia locale e se lasceranno la loro residenza o violeranno le condizioni approvate, la loro cauzione sarà revocata.L'ecosistema Terraform Labs è crollato a maggio 2022, causando perdite stimate fino a 40 miliardi di dollari.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Tassazione crypto, prorogato il versamento delle imposte: cosa significa?

L’ultima Legge di Bilancio del governo ha impostato una prima cornice legislativa per la tassazione delle criptovalute. Con un comunicato del 13 giugno il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la proroga di tre mesi, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, dei termini per il versamento dell’imposta sostitutiva delle cripto-attività. Cosa significa? Significa che i contribuenti avranno a disposizione 90 giorni di tempo in più per rivalutare i propri asset detenuti in portafoglio. Cerchiamo di fare ordine ed esaminiamo nuovamente la norma a cui fa riferimento il recente comunicato del MEF.

Tassazione criptovalute in Italia: a quanto ammonta l’imposta sostitutiva?

La recente Legge di Bilancio ha apportato novità non trascurabili all’interno del nostro panorama legislativo. Tra tutte, la possibilità di rideterminare il valore delle cripto-attività detenute al primo gennaio 2023. Qual è la ratio di questa norma? Come illustrato in un nostro precedente approfondimento, è possibile assumere come costo di acquisto delle criptovalute il valore assunto ad inizio 2023. Così facendo verrebbero meno le complicazioni derivanti dal lungo e dispendioso processo di ricostruzione del costo di acquisto originario, essendo infatti sufficiente considerare come costo di acquisto il valore delle proprie criptovalute alla data del primo gennaio 2023. I contribuenti potranno rivalutare il costo di acquisto delle proprie criptovalute e versare l’imposta sostitutiva del 14% anziché quella ordinaria del 26%. Il tutto entro il 30 giugno 2023, con l’espressa possibilità di rateizzare tale imposta in tre rate annuali di pari importo a fronte del pagamento del 3% di interessi.

A causa dell’incertezza ancora presente e per consentire agli operatori di adeguarsi, è stata presa la decisione di prorogare la scadenza dopo l’estate. Inizialmente prevista per il 30 giugno, la scadenza per la rivalutazione delle criptovalute con un’opzione di imposta sostitutiva al 14% verrà prorogata al 30 settembre. Insomma, i contribuenti avranno più tempo a disposizione per valutare la convenienza della rivalutazione dei propri asset.

Ad onor del vero, la tassazione delle criptovalute tramite imposta sostitutiva non è l’unico argomento rimasto in sospeso: non è ancora stato emanato il provvedimento attuativo che permetterà di regolarizzare le cripto-attività non dichiarate fino al periodo d’imposta 2021. La Legge di Bilancio 2023 prevede infatti che i contribuenti che non hanno indicato nella propria dichiarazione dei redditi le cripto-attività detenute entro il 31/12/2021 possano presentare istanza di emersione.

Tassazione criptovalute grazie alla sanatoria: quando sarà possibile?

In cosa consiste? In pratica i soggetti coinvolti che non hanno realizzato redditi nel periodo di riferimento possono regolarizzare la propria posizione indicando le attività detenute al termine di ciascun periodo d’imposta.

Si tratta pertanto di una vera e propria sanatoria. La condizione necessaria allo sfruttamento della sanatoria consiste nel versamento di una sanzione nella misura dello 0,5% per ciascun anno del valore delle attività non dichiarate. Questa tipologia di sanatoria è sfruttabile da tutti i contribuenti che non hanno dichiarato le proprie criptovalute ma non hanno percepito redditi.

Coloro i quali invece hanno realizzato redditi nei periodi fino al 31/12/2021, potrebbero anch’essi regolarizzare la loro posizione tramite la medesima istanza. A quale prezzo però? In questo caso la sanzione sale al 3,5% del valore delle attività detenute al termine di ciascun anno o al momento di realizzo. A tale sanzione si aggiunge il versamento dello 0,5% a titolo di sanzioni e interessi per la mancata compilazione del quadro RW.

Quest’ultimo tema è ancora un cantiere aperto. Aldilà del tema già dibattuto, ovvero il pagamento di una sanzione per aver violato una legge che non c’era, manca ancora un tassello fondamentale: non è ancora stato emanato il provvedimento che dovrà stabilire le modalità di presentazione della richiesta di sanatoria.

Giammarco Brega (Studio Brega) è un Dottore Commercialista e Revisore Legale classe 1988. Si occupa di consulenza fiscale e finanziaria, business planning e finanza agevolata.Nel 2015 ha costituito insieme ad un amico la CB Digital Company Srl, una società che si occupa di social media marketing, con un duplice obiettivo: affiancare brand multinazionali nello sviluppo di strategie di comunicazione e favorire la digitalizzazione delle PMI.Ama discutere di innovazione: da qualche anno a questa parte la tecnologia blockchain e le dinamiche della token economy sono diventate la sua passione, e favorirne l’impiego da parte delle PMI uno dei suoi obiettivi.

 

Dipendenza da trading di criptovalute: come riconoscerla?

Un aspetto spesso trascurato della volatilità del mercato delle criptovalute è l'effetto che le improvvise variazioni di prezzo possono avere sulla salute mentale di trader e investitori.

La dipendenza da day trading – o trading patologico – è già ben nota fra i trader di azioni e materie prime, ed è stata ampiamente documentata da medici professionisti. Esistono persino programmi di riabilitazione dedicati al trattamento di tale dipendenza.

Il mercato delle criptovalute, con le sue possibilità di guadagno che "cambiano la vita" a chi è abbastanza fortunato o astuto da coglierle, ha generato una buona dose di dipendenza da trading.

Per capire meglio i meccanismi della dipendenza da trading di criptovalute e come riconoscerla, Cointelegraph ha discusso con Tony Marini, terapeuta specializzato del Castle Craig Rehab in Scozia, e Aaron Sternlicht, cofondatore dello studio privato Family Addiction Specialist di New York.

Cos’è la dipendenza da trading di criptovalute?

Sternlicht definisce la dipendenza da trading di criptovalute in questo modo:

"La compulsione patologica persistente o ricorrente e l'ossessione di adottare un comportamento d'investimento o di trading di criptovalute, nonostante le conseguenze negative per le aree personali e/o professionali, come perdite finanziarie, interruzione delle relazioni, problemi di carriera, problemi di salute mentale e altre ripercussioni."

Egli ritiene che la dipendenza vada ben oltre la semplice compravendita di token. Quando le giornate di un trader sono completamente assorbite dall'analisi dei grafici, dalle ricerche di mercato, dalla revisione dei dati, dall'analisi fondamentale o dal sentiment degli investitori, potrebbe esserci un problema.

È tutta questione di neurotrasmettitori

Il corpo produce un neurotrasmettitore chiamato dopamina, che il sistema nervoso utilizza per trasmettere messaggi tra le cellule nervose. Sternlicht afferma che quando il prezzo delle criptovalute sale e qualcuno effettua un trade vincente, riceve una scarica di dopamina che provoca una sensazione di piacere. 

"La volatilità delle criptovalute, unita al fatto che possono essere scambiate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, può provocare un aumento eccessivo e regolare di dopamina. Questo rende le criptovalute molto più coinvolgenti di altri asset, come le azioni," spiega Sternlicht. Col tempo, chi sviluppa una dipendenza inizia a provare piacere soltanto nel trading di criptovalute.

Molecola di dopamina

Sternlicht spiega che alcuni stimoli che rilasciano grandi quantità di dopamina – come il sesso, le droghe, i videogiochi e i social media – hanno maggiori probabilità di creare dipendenza. Anche i trade profittevoli rientrano in questa categoria.

Conseguentemente, altri piaceri naturali – come mangiare un ottimo pasto o guardare un bel tramonto – possono diventare meno stimolanti e attraenti. "L'individuo è continuamente attratto dagli stimoli che preferisce poiché il cervello è naturalmente portato a cercare il piacere, perdendo interesse per altre esperienze di vita che prima trovava appaganti," afferma Sternlicht.

Marini sottolinea che non tutti diventeranno giocatori d'azzardo compulsivi, cocainomani, alcolisti o dipendenti da trading di criptovalute; ciononostante, ritiene che circa il 3% della popolazione inglese sia composta da giocatori compulsivi. La UK Health Security Agency ha stimato che circa 2,2 milioni di adulti sono giocatori d'azzardo problematici o a rischio di dipendenza. Sia Marini che Sternlicht concordano sul fatto che la dipendenza da criptovalute è molto simile alla dipendenza da gioco d'azzardo e dovrebbe essere trattata come tale.

Con il 33% del Paese che partecipa al mercato delle criptovalute, Marini teme di star osservando solo la punta dell'iceberg. "Mi sono accorto che stavano arrivando sempre più persone attratte dalle criptovalute," dice Marini. 

Dal 2016, Castle Craig ha registrato oltre 200 clienti con dipendenza da criptovalute. Marini ritiene che i crypto-asset attirino le persone molto più rapidamente del gioco d'azzardo a causa della loro volatilità:

"Osservavano costantemente i prezzi perché fluttuano in continuazione. E con oltre 20.000 criptovalute differenti, passavano tantissimo tempo a guardare siti sulle criptovalute su Internet. Stava influenzando negativamente la loro vita."

Ad ogni, secondo Sternlicht, per la maggior parte delle persone le criptovalute non rappresentano un rischio:

"Sebbene la maggior parte delle persone possa investire e fare trading di criptovalute senza sviluppare un problema patologico, alcuni individui sviluppano un disturbo pervasivo legato al loro comportamento di trading che sfocia nella dipendenza."

Chi sono i soggetti a rischio?

Anche se non esiste un modo per determinare con precisione chi svilupperà una dipendenza da trading di criptovalute, Sternlicht ritiene che siano più suscettibili coloro che interagiscono frequentemente con tali asset, che hanno sperimentato altre dipendenze o che hanno avuto esperienze di gioco d'azzardo problematiche. Precedenti familiari di dipendenza, problemi di salute mentale sottostanti, impulsività o tratti di personalità propensi al rischio possono innescare comportamenti di dipendenza.

Secondo l'esperienza di Sternlicht, i trader di criptovalute sono spesso ben istruiti e finanziariamente stabili. Sentono di avere un vantaggio sul mercato e di sapere qualcosa che gli altri non sanno:

"Per esempio, possono dedicare molto tempo alla ricerca dei fondamentali di un particolare progetto, oppure possono essere molto abili nell'analisi dei grafici, della macroeconomia, del sentiment di mercato e di altre misure speculative. Questa è la cosiddetta 'illusione del controllo'."

In uno studio del 2014, i ricercatori della Universidad de Deusto e della University College di Londra hanno spiegato: "L'illusione del controllo consiste nel sopravvalutare il peso che il nostro comportamento esercita su esiti incontrollabili."

Secondo Sternlicht, questo falso senso di sicurezza può incoraggiare i trader ad assumere maggiori rischi e operare con maggiore frequenza. Se i trader sentono di avere un vantaggio, possono essere più propensi a effettuare operazioni più rischiose e sviluppare una dipendenza da trading. 

Marini ha creato la "Crypto Curve", un diagramma che traccia il ciclo di vita di questi tipi di comportamenti rischiosi. La Crypto Curve di Marini visualizza l'evoluzione della dipendenza da trading, da "altamente appagante" e "disperazione" a "realizzazione", "recupero" e "crescita."

La Crypto Curve di Marini mostra le fasi della dipendenza e del recupero

Come si capisce se si ha un problema?

Secondo Sternlicht, alcuni segnali da ricercare sono i tentativi vani di interrompere o ridurre il trading, il pensare alle criptovalute tutto il giorno, i sensi di colpa e la vergogna associati a tali comportamenti, e il nascondere le perdite ai propri cari. Anche mentire, rubare, vendere oggetti o chiedere prestiti per continuare a fare trading sono forti segnali di allarme.

Un cliente di Marini lavorava per una società finanziaria e ha rubato 1,5 milioni di dollari in BTC, per poi perderne 1,2 milioni. Un altro cliente, che si era rivolto a Castle Craig per abuso di sostanze e che era riuscito ad uscirne, ha poi guadagnato mezzo milione di euro facendo trading di criptovalute. Due anni dopo, il cliente è tornato alla clinica dopo aver avuto una ricaduta con droghe e alcol e aver perso tutti i propri crypto-asset.

Altri segnali di dipendenza possono essere l’acquisto di criptovalute con il denaro destinato alle spese quotidiane, il dare priorità al trading rispetto alle relazioni e alle opportunità di carriera, la difficoltà di concentrazione, la perdita di interesse per attività diverse dalle criptovalute e la difficoltà a dormire a causa del trading o di attività correlate.

Modalità di trattamento

Per coloro che cercano un aiuto ambulatoriale, Sternlicht adatta il trattamento alle esigenze di ciascun cliente. Sebbene non abbia un approccio unico, esiste un quadro generale applicabile a tutti i pazienti. Dopo una valutazione approfondita da parte del suo team, vengono creati piani di trattamento personalizzati che possono includere terapia, coaching, psichiatria, consulenza familiare/di coppia, supervisione finanziaria, monitoraggio del sonno-esercizio-nutrizione e altri controlli quotidiani. Possono essere previsti anche test antidroga e alcolemici. Sternlicht integra anche la meditazione e terapie olistiche. 

Il monitoraggio finanziario è una componente fondamentale dell'approccio di Sternlicht:

"Dato che tutti i nostri clienti hanno una dipendenza da criptovalute, riteniamo utile istituire sistemi di monitoraggio finanziario dei loro beni, compresi i conti bancari e le piattaforme di trading, se ancora attive. Anche i wallet vengono tenuti sotto controllo."

Sternlicht ritiene che la supervisione dei beni – e talvolta anche la temporanea sottrazione del controllo – possa aiutare il cliente a responsabilizzarsi e a concentrarsi sul recupero. Questa supervisione finanziaria può essere effettuata da un amico, da un familiare fidato, da un professionista finanziario o da un membro dello staff di Sternlicht. 

Durante una sessione, un cliente può concentrarsi sull'identificazione dei fattori scatenanti della dipendenza e sulla creazione di stimoli per astenersi dal trading, sulla costruzione della fiducia e sulla definizione di limiti nelle relazioni, o sull'elaborazione di problemi di salute mentale e di traumi. 

Tra una sessione e l'altra, il team tiene sotto controllo il sonno, l'alimentazione, l'esercizio fisico e l'uso dei dispositivi elettronici: "Il recupero è come un puzzle composto da vari pezzi. Più pezzi vengono messi insieme, maggiori sono le possibilità di vivere una vita prospera e di successo."

Secondo Marini, Castle Craig tratta la dipendenza da criptovalute come una forma di dipendenza dal gioco d'azzardo. Combinano la terapia cognitivo-comportamentale con un approccio in 12 passi. Il primo passo è ammettere l'esistenza di un problema:

"Sono impotente nei confronti di questa dipendenza e per questo la mia vita è diventata ingestibile. Questo significa che ho un problema. E poi, quando si approfondisce la questione, si scopre che il problema sono io."

Il programma residenziale di sei settimane comprende una terapia individuale e una di gruppo. Marini ritiene che la terapia di gruppo sia importante per la consapevolezza e la condivisione: "Nel lavoro di gruppo si ottiene l'identificazione con qualcun altro, così non ci si senta più soli. La terapia individuale è ottima, ma il lavoro di gruppo è probabilmente la parte più importante."

Secondo Marini, il trattamento comprende anche l'ippoterapia, l'arteterapia e pratiche olistiche. Il recupero si concentra anche sull'evitare le ricadute post-trattamento e le dipendenze multiple da sostanze. Per esempio, Marini suggerisce che, a causa della volatilità e della natura 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 delle criptovalute, alcuni potrebbero ricorrere alle anfetamine per riuscire a rimanere svegli più a lungo.

Alla fine, Marini ritiene che la guarigione consista nel ritrovare sé stessi e nel capire che cos'è la dipendenza e perché provoca determinati comportamenti: “Si tratta di ritrovare sé stessi. È fantastico. Noi lo facciamo molto spesso."

Traduzione a cura di Giorgio Libutti

Mitch Eiven è uno scrittore che si occupa di criptovalute, di politica e dell'intersezione di questi due cose... nonché di una manciata di altri argomenti non correlati. Crede che le criptovalute siano il futuro della finanza, ed è grato di avere l'opportunità di poterne parlare.

 

Nike annuncia l’imminente caccia alle sneaker NFT “Airphoria” su Fortnite

Nike – il gigante delle calzature e dell'abbigliamento sportivo – avrebbe rivelato la possibilità di rilasciare presto una collezione di token non fungibili (NFT) delle sue sneaker nel popolarissimo gioco online Fortnite di Epic Games.La decisione siglerebbe un'opportunità potenzialmente enorme per l'adozione delle soluzioni Web3 da parte dei gamer tradizionali, dal momento che Fortnite conta più di 242,9 milioni di giocatori attivi negli ultimi 30 giorni, secondo Active Player.

Ottimo intuito con il riferimento a @dotSWOOSH. L'integrazione di @FortniteGame rappresenterebbe la novità più importante che sia mai accaduta con gli NFT.

In un annuncio del 16 giugno sui canali social media di Nike, l'azienda ha dichiarato che il 20 giugno "inizierà la caccia alla sneaker definitiva".In un breve video allegato, il logo delle Air Max di Nike ed il logo di Fortnite appaiono in primo piano su uno sfondo di nuvole.Il video passa poi a rivelare il nome della caccia alle sneaker, "Airphoria", e si conclude mostrando il logo di Nike per la sua piattaforma Web3, .Swoosh, insieme al logo di Unreal Engine di Epic Games.

Il 20 giugno inizia la caccia alle sneaker per eccellenza.

Attualmente i dettagli sono scarsi; tuttavia, i membri della community di NFT hanno ipotizzato che Nike possa aver sviluppato un gioco legato a NFT utilizzando Fornite Creative 2.0, che consente agli utenti di creare le proprie mappe di gioco dell'isola virtuale utilizzando le risorse di Fortnite."Ricordo che Fortnite ha recentemente lanciato Fortnite Creative 2.0, che ha una potente modalità di creazione di mappe simile alla creazione di giochi su ROBLOX. Immagino che Nike possa aver utilizzato questa modalità per creare un gioco. Due anni fa, anche Nike ha creato un gioco su ROBLOX, ma all'epoca non era abbinato a NFT", evidenzia un utente di Twitter.Sebbene non sia confermato che gli NFT faranno parte di Airphoria, il coinvolgimento di .Swoosh farebbe pensare che sia in programma, considerando che anche Epic Games mantiene una posizione favorevole nei confronti del gaming NFT.Negli ultimi tempi, la divisione NFT di Nike ha intensificato i suoi sforzi per farsi strada nel settore del gaming tradizionale.Il 1° giugno, .Swoosh ha annunciato che i suoi NFT saranno integrati nei giochi sviluppati da EA Sports, l'azienda alle spalle della serie di giochi di calcio di grande successo Fifa, tra gli altri. Tuttavia, non è stato confermato quali giochi EA Sports potrebbero includere le NFT Nike.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Presentato “Voicebox” di Meta, strumento di sintesi vocale con apprendimento simile a ChatGPT

Meta AI ha recentemente presentato un "rivoluzionario" generatore di sintesi vocale (TTS) che, a suo dire, produce risultati fino a 20 volte più veloci rispetto ai modelli di intelligenza artificiale di ultima generazione con prestazioni analoghe.Il nuovo sistema, battezzato Voicebox, abbandona l'architettura TTS tradizionale a favore di un modello più simile a ChatGPT di OpenAI o a Bard di Google.

Tra le principali differenze tra Voicebox e modelli TTS simili, come ElevenLabs Prime Voice AI, spicca il fatto che l'offerta di Meta sia in grado di generare attraverso l'apprendimento nel contesto.

Come ChatGPT o altri modelli di trasformazione, Voicebox utilizza set di dati di addestramento su larga scala. I precedenti tentativi di utilizzare enormi quantità di dati audio hanno dato luogo a risultati audio gravemente degradati. Per tale ragione, la maggior parte dei sistemi TTS utilizza insiemi di dati ridotti, altamente selezionati ed etichettati.

Meta supera questa limitazione grazie ad un nuovo schema di addestramento che abbandona le etichette e la catalogazione per un'architettura in grado di "riempire" le informazioni audio.

Come ha dichiarato Meta AI in un blog post del 16 giugno, Voicebox è il "primo modello in grado di generare in modo sistematico il linguaggio in compiti per i quali non è stato specificamente addestrato, con prestazioni allo stato dell'arte".

In questo modo Voicebox è in grado di tradurre il testo in parlato, di eliminare i rumori indesiderati sintetizzando il discorso sostitutivo e persino di applicare la voce di un oratore a diversi output linguistici.

Secondo un documento di ricerca pubblicato da Meta, il sistema Voicebox preaddestrato è in grado di realizzare tutto questo utilizzando solo il testo desiderato e un clip audio di tre secondi.

L'arrivo di una solida generazione vocale giunge in un momento particolarmente delicato, in quanto le aziende di social media continuano a lottare con la moderazione e, negli Stati Uniti, l'incombente elezione presidenziale minaccia di mettere ancora una volta alla prova i limiti del rilevamento della disinformazione online.

L'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad esempio, sta attualmente affrontando le accuse di aver gestito in modo scorretto materiali governativi riservati dopo aver lasciato l'incarico. Tra le presunte prove citate nel processo contro di lui ci sono registrazioni audio in cui avrebbe ammesso potenziali illeciti.

Sebbene al momento non vi sia alcuna indicazione che l'ex presidente intenda negare i contenuti descritti nei file audio, il suo caso illustra come l'integrità dei dati sia al centro del sistema legale statunitense e, per estensione, della sua democrazia.

Voicebox non rappresenta il primo esempio di strumento di questo genere, ma sembra essere uno dei più potenti. Per questo, Meta ha sviluppato uno speciale strumento che consente di determinare se il parlato sia stato generato da esso, sostenendo di essere in grado di rilevare "banalmente" la differenza tra audio reale e audio falsificato. Come riporta il blog:

"Come per altre potenti innovazioni dell'intelligenza artificiale, riconosciamo che questa tecnologia presenta il potenziale di un uso improprio e di un danno non intenzionale. Nel nostro articolo spieghiamo come abbiamo sviluppato un classificatore altamente efficace in grado di distinguere tra il parlato autentico e l'audio generato con Voicebox per mitigare questi possibili rischi futuri".

Nel mondo delle criptovalute, l'IA è diventata parte integrante delle operazioni quotidiane della maggior parte delle aziende. Come recentemente riportato, diversi importanti exchange si affidano a chatbot IA per le interazioni con i clienti e l'analisi del sentiment, così come di bot di trading.

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L'avvento di efficaci sistemi di sintesi vocale come Voicebox, combinato con il trading automatizzato, potrebbe contribuire a colmare un vuoto per gli aspiranti trader di criptovalute che si affidano a sistemi TTS che, attualmente, possono faticare con il gergo delle criptovalute o con il supporto multilingue.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

La verità è là fuori: Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, a caccia di alieni e UFO

Il fondatore di Cardano Charles Hoskinson è attualmente alla ricerca di un oggetto volante non identificato - o di una sorta di oggetto spaziale - schiantatosi vicino alla costa di Papua Nuova Guinea nell'Oceano Pacifico.La ricerca fa parte del Galileo Project, che a marzo ha ricevuto da Hoskinson un finanziamento di 1,5 milioni di dollari.Il progetto sta gestendo una spedizione guidata dall'astronomo di Harvard Avi Loeb e dallo studente Amir Siraj, che hanno identificato una "meteora di origine interstellare" precipitata sulla Terra nel 2014.

@IOHK_Charles ti prego, dimmi che questo Charles Hoskinson, citato dal Prof. Avi Loeb di @GalileoProject1 sei tu, e che stai finanziando l'intera spedizione!! Se è così, metterò i miei risparmi di una vita in ADA. AHAHAH...

Sì.

L'origine interstellare dell'oggetto è stata verificata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il team Galileo potrebbe aver già trovato un paio di suoi resti.In un tweet del 16 giugno, Hoskinson ha confermato di trovarsi attualmente con il team della spedizione, affermando di aver trovato insoliti frammenti e fili metallici che potrebbero provenire dallo schianto.

Cavi e un po' di alluminio. C'è un sacco di terreno da coprire e non abbiamo ancora tirato fuori la navicella.

In un blog post pubblicato lo stesso giorno, Loeb ha riportato: "Per fortuna, abbiamo trovato qualcosa di anomalo: un filo di manganese-platino con un pattern di distribuzione che differisce dai comuni prodotti commerciali".Tuttavia, in questa fase, sembra essere troppo presto per confermare se i pezzi appartengono a una sorta di "oggetto interstellare proveniente dal nostro vicinato cosmico", come spera Loeb."La cosa più importante è sapere se è stato prodotto tecnologicamente da un'altra civiltà", commenta Loeb nel blog del 15 giugno.

Quanto tempo ci vorrà prima che annunci che gli alieni sono rialzisti su Cardano?

Non è la prima volta che Hoskinson finanzia progetti insoliti.A marzo 2022, il fondatore di Cardano ha partecipato a un round di finanziamento da 75 milioni di dollari per la startup texana di bioscienze Colossal, che mira a resuscitare i mammut lanosi e altre specie estinte.

Abbiamo investito in questa impresa. Hanno una visione straordinaria e inoltre c'è molto da fare per aggiungere la tecnologia blockchain al campo della de-estinzione, dal crowd funding alla gestione della proprietà intellettuale della genetica.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Tether risponde alle polemiche sulla disattivazione degli account, aumentando i controlli di conformità

Come recentemente comunicato, Tether, la società alle spalle della stablecoin leader di mercato Tether (USDT), ha affrontato le preoccupazioni relative a delle decisioni operative.Secondo i documenti rilasciati dal New York Attorney General (NYAG), Tether avrebbe disattivato circa 29 account appartenenti a importanti operatori di criptovalute nel 2021. Sembra che la maggior parte degli individui presenti nell'elenco abbia disattivato i propri account per motivi diversi.Sebbene non siano stati resi noti i motivi della chiusura degli account, Tether ha replicato di non essere disposta a commentare le singole relazioni. Tuttavia, la società ha chiarito che tutti gli individui siano stati sottoposti a rigorosi controlli di conformità durante la fase di onboarding e ad un monitoraggio continuo, come previsto dalle politiche di conformità di Tether.Tra gli account disattivati figurano MoonPay, BlockFi, CMS Holdings e Galois Capital.Malgrado l'indagine del NYAG si sia conclusa a febbraio 2021, è emerso che alcuni documenti dell'indagine si estendono fino a circa giugno dello stesso anno. I codici utente all'interno di questi documenti sono già stati redatti.Il NYAG ha raccolto questi documenti mentre indagava su Tether e sulla sua consociata Bitfinex per appropriazione indebita di fondi per 850 milioni di dollari. Durante questo periodo, iFinex – la società controllante di entrambe le entità – ha richiesto una proroga di 30 giorni per produrre i documenti finanziari critici prima della scadenza della data precedentemente prevista.

Correlato: Tether risponde alle notizie riguardo l'esposizione alle security cinesi

Alla fine, le parti coinvolte hanno raggiunto un accordo in cui Tether ha accettato di pagare una sanzione di 18,5 milioni di dollari e di interrompere le attività di trading a New York. Successivamente, i media e Coinbase hanno richiesto al NYAG di divulgare pubblicamente la relazione trimestrale iniziale di Tether in base alla legge sulla libertà di informazione. Tuttavia, Tether si è opposta a questa richiesta, adducendo la necessità di salvaguardare le informazioni riservate dei propri clienti dal potenziale abuso da parte di malintenzionati.Nonostante l'obiezione di Tether, il NYAG ha permesso ai media di accedere ai documenti, rivelando la disabilitazione di numerosi account aziendali.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

“Abbiamo dovuto cambiare strategia” afferma il direttore della SEC in merito alle recenti azioni

Gurbir Grewal, direttore della divisione di enforcement presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, avrebbe affermato che l'intero settore delle criptovalute è "costruito intorno al mancato rispetto delle norme", causando azioni di enforcement.

Secondo un report pubblicato da Reuters il 16 Giugno, Grewal è intervenuto ad un evento organizzato dallo studio legale Lowenstein Sandler e dalla Rutgers University Law School di New York, al quale ha partecipato anche Faryar Shirzad, chief policy officer di Coinbase.

Secondo quanto riferito dal direttore esecutivo della SEC, la Commissione ha lavorato "in modo attento e graduale" in merito alle problematiche del settore cripto, ma questo approccio non è riuscito ad occuparsi di quelle che il regolatore considera offerte di security non registrate.

"Anche se si arrivasse a una serie di norme su misura, c'è un intero settore in cui l'etica si basa sulla non conformità", ha dichiarato Grewal. "In genere, si dovrebbe vedere anche la compliance, ma non è così in questo spazio, quindi abbiamo dovuto cambiare strategia".

La SEC e Coinbase — insieme a molti altri exchange, tra cui Binance — sono in conflitto da quando la Commissione ha emesso un avviso di Wells nei confronti della società di criptovalute. A Maggio, Coinbase ha risposto al suo mandato, precedentemente depositato, per chiedere alla SEC di fornire regole chiare in merito agli asset digitali. Il 6 Giugno la SEC ha risposto con una causa contro il crypto exchange, indicando diversi token come security non registrate.

L'esito della causa potrebbe avere notevoli implicazioni per le società di criptovalute che cercano di operare legalmente negli Stati Uniti. I legislatori della House Financial Services Committee hanno programmato un'udienza il 22 Giugno per discutere in merito alla supervisione della SEC.

 

La SEC e Binance.US trovano un accordo temporaneo riguardo l’accesso agli asset

Secondo quanto riferito, venerdì 16 Giugno Binance, Binance.US e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti hanno concordato di limitare temporaneamente l'accesso ai fondi dei clienti esclusivamente ai dipendenti di Binance.US.

Secondo quanto riferito, l'accordo proposto, in attesa dell'approvazione da parte del giudice federale di sorveglianza, delinea le misure per Binance.US al fine di impedire l'accesso da parte dei funzionari di Binance Holdings alle chiavi private dei wallet, agli hardware wallet o al root access degli strumenti Amazon Web Services di Binance.US. Inoltre, nelle prossime settimane, la piattaforma di cripto trading con sede negli Stati Uniti divulgherà informazioni complete sulle spese aziendali, compresi i costi stimati.

L'accordo proposto è emerso come risposta diretta alla mozione presentata dalla SEC che mirava a congelare la totalità degli asset di Binance.US. Il regolatore ha espresso il timore che, in assenza di un provvedimento restrittivo, potrebbe esserci il rischio che i fondi vengano trasferiti all'estero o che i documenti cruciali vengano deliberatamente distrutti.

Ad ogni modo, i rappresentanti legali di Binance.US si sono opposti con forza a questa idea, sostenendo che imporre un congelamento completo di tutti gli asset equivarrebbe essenzialmente ad applicare una "pena di morte" eccessivamente severa nei confronti della società.

Nel corso dell'udienza tenutasi all'inizio di questa settimana, il giudice Amy Berman Jackson, che presiede la Corte distrettuale per il Distretto di Columbia, ha consigliato alle parti coinvolte che sarebbe stato più vantaggioso per loro raggiungere un accordo su una proposta piuttosto che affidarsi a lei per formulare un ordine restrittivo. Il giudice ha sottolineato che un ordine restrittivo temporaneo ha una durata limite di due settimane, insufficiente per un'udienza completa e approfondita. Ciò è particolarmente vero se si considera la notevole mole di documenti già presentati, che ammontano a oltre 4.000 pagine.

Correlato: Binance sotto inchiesta in Francia da febbraio 2022? La risposta di CZ non si fa attendere

L'accordo proposto include ulteriori disposizioni, come la creazione di nuovi crypto wallet da parte di Binance.US, che saranno inaccessibili ai dipendenti dell'exchange globale. Inoltre, Binance.US si impegna a fornire ulteriori informazioni alla SEC e ad accettare un calendario accelerato per le indagini. Naturalmente, i clienti con sede negli Stati Uniti manterranno la possibilità di prelevare fondi durante questo periodo.

Se accettato, l'accordo proposto risolverà in parte le preoccupazioni della SEC mentre la causa principale procede. La Commissione ha recentemente citato in giudizio Binance e Binance.US per la negoziazione di security non registrate e per la presunta commistione di fondi e pratiche scorrette. Tuttavia, l'accordo proposto non include la causa principale.

 

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MicroStrategy Corporation acquista altri 9.245 bitcoin dall’11 al 18 marzo

MicroStrategy Corporation acquista altri 9.245 bitcoin dall'11 al 18 marzo Da Investing.com

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AutoreFrank DeMatteoCriptovalute

Pubblicato 19.03.2024 13:18

© Shutterstock

Microstrategy, Inc. (MSTR) ha comunicato di aver acquistato circa 9.245 bitcoin per un valore di circa 623,0 milioni di dollari in contanti nella settimana che va dall'11 marzo 2024 al 18 marzo 2024. L'acquisto è stato finanziato con 592,3 milioni di dollari provenienti dal capitale raccolto nella recente offerta di titoli e 30,7 milioni di dollari da fondi in eccesso (come dettagliato nella nostra relazione finanziaria annuale sul Modulo 10-K per l'anno conclusosi il 31 dicembre 2023). Il costo medio di ciascun bitcoin è stato di circa 67.382 dollari, comprensivo di tutte le commissioni e le spese correlate.

Al 18 marzo 2024, MicroStrategy e le sue società controllate possedevano collettivamente circa 214.246 bitcoin. Il costo totale di questi bitcoin era di circa 7,53 miliardi di dollari, con un costo medio per ogni bitcoin di circa 35.160 dollari, cifra che tiene conto anche di tutte le commissioni e le spese associate.

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Il Bitcoin cade a 63.000 dollari dopo aver raggiunto il record storico

Il Bitcoin cade a 63.000 dollari dopo aver raggiunto il record storico Da Investing.com

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AutoreAlessandro BergonziCriptovalute

Pubblicato 19.03.2024 15:01

Investing.com – Il Bitcoin è precipitato a 63.000 dopo aver toccato il massimo storico di 73.741 dollari lo scorso 13 marzo. Negli ultimi 7 giorni la crypto ha perso oltre il 12% e nelle passate 24 ore è sceso fino a un minimo di 62.509. Alle 15 il VALORE BITCOIN è pari a 63.300 dollari in calo del 6,20%.

Da inizio anno, comunque, l’andamento dell’asset digitale segna ancora un +60% rispetto ai 38.546 dollari su cui è rimbalzato l’1 gennaio 2024, un salto sostenuto dall’afflusso di fondi negli etf spot approvati dalla Sec.

Tuttavia, secondo alcuni analisti proprio da lì deriverebbe in parte la recente caduta. Solo ieri, infatti, dall’Etf di Grayscale, sono usciti ben 642,5 milioni di dollari.

Non ci sono certezze su come possa evolvere adesso la curva, ma desta preoccupazione il fatto che il Bitcoin non sia riuscito a mantenere il livello chiave di 70.000 dollari.

Nella precedente fase rialzista, risalente a novembre 2021, dopo aver toccato il vecchio record di 69.000 dollari, la crypto era poi precipitata fino a 16.000 dollari. Ma secondo i sostenitori del Bitcoin questa volta potrebbe esser diverso, proprio grazie agli etf spot che hanno permesso alla criptovaluta di essere accettata tra gli investimenti tradizionali nell’olimpo di Wall Street. L’ultimo rally ha anche spinto diverse case d’investimento ad alzare il target price sull’asset. Come nel caso di Bernstein, i cui analisti sono convinti che il Bitcoin possa arrivare a 150.000 dollari, spinto dagli investimenti istituzionali e dal prossimo halving.

Di seguito, ecco un articolo che spiega cos’è e quando sarà l'Halving di Bitcoin 2024.

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L’EOS scende del 10% in ribasso

L'EOS scende del 10% in ribasso Da Investing.com

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Criptovalute

Pubblicato 19.03.2024 06:00

L'EOS scende del 10% in ribasso

Investing.com - L'EOS era scambiato a $0,9237 alle 05:59 (04:59 GMT) sul Investing.com Index in questo Martedì, in calo del 10,07% giornaliero. Si tratta della più grande crescita percentuale in un solo giorno dal 3 Gennaio.

Il calo trascina la capitalizzazione di mercato dell'EOS a $1,0552B, e alla quota del 0,04% del totale della capitalizzazione delle criptovalute. Ai suoi massimi, il mercato dell'EOS aveva toccato il picco di $17,5290B.

Nelle precedenti 24 ore, l'EOS era scambiato in un range compreso tra $0,9159 e $0,9913.

Negli ultimi sette giorni, l'EOS aveva visto una in calo del suo valore con una perdita del 22,4%. Il volume dell'EOS scambiato nelle ultime 24 ore, al momento della scrittura, arriva a $226,3210M, rappresentando il 0,15% del totale del volume di tutte le criptovalute. Era stato scambiato all'interno di un range tra $0,9159 e $1,2159 negli ultimi 7 giorni.

Al suo prezzo attuale, l'EOS è ancora inferiore del 95,98% dal suo massimo storico di $22,98 toccato il 29 Aprile 2018.

Intanto nel mercato delle criptovalute

Bitcoin quotato a $65.334,2 nel Investing.com Index, in calo del 4,43%.

Ethereum scambiato a $3.377,87 nel Investing.com Index, in perdita del 6,63%.

La capitalizzazione del mercato della cripto Bitcoin era di $1.284,9793B, rappresentando il 52,09% del totale di tutte le criptovalute, mentre quella relativa al mercato Ethereum ha raggiunto quota $407,7636B e il 16,53% del totale.

L'EOS scende del 10% in ribasso

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Il Cardano cala del 11% in ribasso

Il Cardano cala del 11% in ribasso Da Investing.com

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Criptovalute

Pubblicato 19.03.2024 06:49

Il Cardano cala del 11% in ribasso

Investing.com - La valuta digitale Cardano era scambiata a $0,6185 alle 06:48 (05:48 GMT) sul Investing.com Index in questo Martedì, con un calo del 10,85% su base giornaliera. Si tratta della più grande perdita percentuale dal 16 Dicembre 2022.

Il crollo riduce la capitalizzazione di mercato del Cardano a $22,2889B, corrispondente al 0,91% del totale di tutte le criptovalute. Ai suoi massimi, la capitalizzazione di mercato del Cardano era arrivata a $94,8001B.

Il Cardano si manteneva in un range compreso tra $0,6184 e $0,6659 durante le precedenti 24 ore.

Nel corso degli ultimi sette giorni, il Cardano restava in calo nel suo valore, con una leggera perdita del 17,8%. Il volume di scambio nel corso delle ultime 24 ore del Cardano era al momento della scrittura di $881,0385M, corrispondente al 0,57% del volume di tutte le criptovalute. Gli scambi si mantenevano all'interno di un range compreso tra $0,6184 e $0,8097 nel corso degli ultimi sette giorni.

Al prezzo attuale, il valore del Cardano è ancora inferiore del 80,04% dal suo massimo storico di $3,10 toccato il 2 Settembre 2021.

Altrove nel mercato delle criptovalute

Bitcoin scambiato a $64.641,0 sul Investing.com Index, in calo del 5,82% su base giornaliera.

Ethereum quotato a $3.353,80 sul Investing.com Index, in perdita del 7,60%.

La capitalizzazione di mercato della moneta digitale Bitcoin era $1.275,5590B, corrispondente al 52,26% del totale delle criptovalute, mentre il totale di mercato della criptovaluta Ethereum toccava $405,1558B, corrispondente al 16,60% del valore di tutte le valute digitali.

Il Cardano cala del 11% in ribasso

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L’Ethereum scende del 10% in ribasso

L'Ethereum scende del 10% in ribasso Da Investing.com

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Criptovalute

Pubblicato 19.03.2024 09:57

© Reuters L'Ethereum scende del 10% in ribasso

Investing.com - L'Ethereum era scambiato a $3.235,87 alle 09:55 (08:55 GMT) sul Investing.com Index in questo Martedì, in calo del 10,08% giornaliero. Si tratta della più grande crescita percentuale in un solo giorno dal 9 Novembre 2022.

Il calo trascina la capitalizzazione di mercato dell'Ethereum a $396,62B, e alla quota del 16,51% del totale della capitalizzazione delle criptovalute. Ai suoi massimi, il mercato dell'Ethereum aveva toccato il picco di $569,58B.

Nelle precedenti 24 ore, l'Ethereum era scambiato in un range compreso tra $3.235,86 e $3.546,23.

Negli ultimi sette giorni, l'Ethereum aveva visto una in calo del suo valore con una perdita del 17,14%. Il volume dell'Ethereum scambiato nelle ultime 24 ore, al momento della scrittura, arriva a $26,51B, rappresentando il 16,08% del totale del volume di tutte le criptovalute. Era stato scambiato all'interno di un range tra $3.231,9666 e $4.078,4824 negli ultimi 7 giorni.

Al suo prezzo attuale, l'Ethereum è ancora inferiore del 33,47% dal suo massimo storico di $4.864,06 toccato il 10 Novembre 2021.

Intanto nel mercato delle criptovalute

Bitcoin quotato a $63.242,3 nel Investing.com Index, in calo del 7,06%.

Tether USDt scambiato a $0,9998 nel Investing.com Index, guadagno 0,06%.

La capitalizzazione del mercato della cripto Bitcoin era di $1.259,69B, rappresentando il 52,44% del totale di tutte le criptovalute, mentre quella relativa al mercato Tether USDt ha raggiunto quota $103,57B e il 4,31% del totale.

L'Ethereum scende del 10% in ribasso

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