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Presentato “Voicebox” di Meta, strumento di sintesi vocale con apprendimento simile a ChatGPT

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Meta AI ha recentemente presentato un “rivoluzionario” generatore di sintesi vocale (TTS) che, a suo dire, produce risultati fino a 20 volte più veloci rispetto ai modelli di intelligenza artificiale di ultima generazione con prestazioni analoghe.Il nuovo sistema, battezzato Voicebox, abbandona l’architettura TTS tradizionale a favore di un modello più simile a ChatGPT di OpenAI o a Bard di Google.

Tra le principali differenze tra Voicebox e modelli TTS simili, come ElevenLabs Prime Voice AI, spicca il fatto che l’offerta di Meta sia in grado di generare attraverso l’apprendimento nel contesto.

Come ChatGPT o altri modelli di trasformazione, Voicebox utilizza set di dati di addestramento su larga scala. I precedenti tentativi di utilizzare enormi quantità di dati audio hanno dato luogo a risultati audio gravemente degradati. Per tale ragione, la maggior parte dei sistemi TTS utilizza insiemi di dati ridotti, altamente selezionati ed etichettati.

Meta supera questa limitazione grazie ad un nuovo schema di addestramento che abbandona le etichette e la catalogazione per un’architettura in grado di “riempire” le informazioni audio.

Come ha dichiarato Meta AI in un blog post del 16 giugno, Voicebox è il “primo modello in grado di generare in modo sistematico il linguaggio in compiti per i quali non è stato specificamente addestrato, con prestazioni allo stato dell’arte”.

In questo modo Voicebox è in grado di tradurre il testo in parlato, di eliminare i rumori indesiderati sintetizzando il discorso sostitutivo e persino di applicare la voce di un oratore a diversi output linguistici.

Secondo un documento di ricerca pubblicato da Meta, il sistema Voicebox preaddestrato è in grado di realizzare tutto questo utilizzando solo il testo desiderato e un clip audio di tre secondi.

L’arrivo di una solida generazione vocale giunge in un momento particolarmente delicato, in quanto le aziende di social media continuano a lottare con la moderazione e, negli Stati Uniti, l’incombente elezione presidenziale minaccia di mettere ancora una volta alla prova i limiti del rilevamento della disinformazione online.

L’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad esempio, sta attualmente affrontando le accuse di aver gestito in modo scorretto materiali governativi riservati dopo aver lasciato l’incarico. Tra le presunte prove citate nel processo contro di lui ci sono registrazioni audio in cui avrebbe ammesso potenziali illeciti.

Sebbene al momento non vi sia alcuna indicazione che l’ex presidente intenda negare i contenuti descritti nei file audio, il suo caso illustra come l’integrità dei dati sia al centro del sistema legale statunitense e, per estensione, della sua democrazia.

Voicebox non rappresenta il primo esempio di strumento di questo genere, ma sembra essere uno dei più potenti. Per questo, Meta ha sviluppato uno speciale strumento che consente di determinare se il parlato sia stato generato da esso, sostenendo di essere in grado di rilevare “banalmente” la differenza tra audio reale e audio falsificato. Come riporta il blog:

“Come per altre potenti innovazioni dell’intelligenza artificiale, riconosciamo che questa tecnologia presenta il potenziale di un uso improprio e di un danno non intenzionale. Nel nostro articolo spieghiamo come abbiamo sviluppato un classificatore altamente efficace in grado di distinguere tra il parlato autentico e l’audio generato con Voicebox per mitigare questi possibili rischi futuri”.

Nel mondo delle criptovalute, l’IA è diventata parte integrante delle operazioni quotidiane della maggior parte delle aziende. Come recentemente riportato, diversi importanti exchange si affidano a chatbot IA per le interazioni con i clienti e l’analisi del sentiment, così come di bot di trading.

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L’avvento di efficaci sistemi di sintesi vocale come Voicebox, combinato con il trading automatizzato, potrebbe contribuire a colmare un vuoto per gli aspiranti trader di criptovalute che si affidano a sistemi TTS che, attualmente, possono faticare con il gergo delle criptovalute o con il supporto multilingue.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

La verità è là fuori: Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, a caccia di alieni e UFO

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Il fondatore di Cardano Charles Hoskinson è attualmente alla ricerca di un oggetto volante non identificato – o di una sorta di oggetto spaziale – schiantatosi vicino alla costa di Papua Nuova Guinea nell’Oceano Pacifico.La ricerca fa parte del Galileo Project, che a marzo ha ricevuto da Hoskinson un finanziamento di 1,5 milioni di dollari.Il progetto sta gestendo una spedizione guidata dall’astronomo di Harvard Avi Loeb e dallo studente Amir Siraj, che hanno identificato una “meteora di origine interstellare” precipitata sulla Terra nel 2014.

@IOHK_Charles ti prego, dimmi che questo Charles Hoskinson, citato dal Prof. Avi Loeb di @GalileoProject1 sei tu, e che stai finanziando l’intera spedizione!! Se è così, metterò i miei risparmi di una vita in ADA. AHAHAH…

Sì.

L’origine interstellare dell’oggetto è stata verificata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il team Galileo potrebbe aver già trovato un paio di suoi resti.In un tweet del 16 giugno, Hoskinson ha confermato di trovarsi attualmente con il team della spedizione, affermando di aver trovato insoliti frammenti e fili metallici che potrebbero provenire dallo schianto.

Cavi e un po’ di alluminio. C’è un sacco di terreno da coprire e non abbiamo ancora tirato fuori la navicella.

In un blog post pubblicato lo stesso giorno, Loeb ha riportato: “Per fortuna, abbiamo trovato qualcosa di anomalo: un filo di manganese-platino con un pattern di distribuzione che differisce dai comuni prodotti commerciali”.Tuttavia, in questa fase, sembra essere troppo presto per confermare se i pezzi appartengono a una sorta di “oggetto interstellare proveniente dal nostro vicinato cosmico”, come spera Loeb.“La cosa più importante è sapere se è stato prodotto tecnologicamente da un’altra civiltà”, commenta Loeb nel blog del 15 giugno.

Quanto tempo ci vorrà prima che annunci che gli alieni sono rialzisti su Cardano?

Non è la prima volta che Hoskinson finanzia progetti insoliti.A marzo 2022, il fondatore di Cardano ha partecipato a un round di finanziamento da 75 milioni di dollari per la startup texana di bioscienze Colossal, che mira a resuscitare i mammut lanosi e altre specie estinte.

Abbiamo investito in questa impresa. Hanno una visione straordinaria e inoltre c’è molto da fare per aggiungere la tecnologia blockchain al campo della de-estinzione, dal crowd funding alla gestione della proprietà intellettuale della genetica.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Tether risponde alle polemiche sulla disattivazione degli account, aumentando i controlli di conformità

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Come recentemente comunicato, Tether, la società alle spalle della stablecoin leader di mercato Tether (USDT), ha affrontato le preoccupazioni relative a delle decisioni operative.Secondo i documenti rilasciati dal New York Attorney General (NYAG), Tether avrebbe disattivato circa 29 account appartenenti a importanti operatori di criptovalute nel 2021. Sembra che la maggior parte degli individui presenti nell’elenco abbia disattivato i propri account per motivi diversi.Sebbene non siano stati resi noti i motivi della chiusura degli account, Tether ha replicato di non essere disposta a commentare le singole relazioni. Tuttavia, la società ha chiarito che tutti gli individui siano stati sottoposti a rigorosi controlli di conformità durante la fase di onboarding e ad un monitoraggio continuo, come previsto dalle politiche di conformità di Tether.Tra gli account disattivati figurano MoonPay, BlockFi, CMS Holdings e Galois Capital.Malgrado l’indagine del NYAG si sia conclusa a febbraio 2021, è emerso che alcuni documenti dell’indagine si estendono fino a circa giugno dello stesso anno. I codici utente all’interno di questi documenti sono già stati redatti.Il NYAG ha raccolto questi documenti mentre indagava su Tether e sulla sua consociata Bitfinex per appropriazione indebita di fondi per 850 milioni di dollari. Durante questo periodo, iFinex – la società controllante di entrambe le entità – ha richiesto una proroga di 30 giorni per produrre i documenti finanziari critici prima della scadenza della data precedentemente prevista.

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Alla fine, le parti coinvolte hanno raggiunto un accordo in cui Tether ha accettato di pagare una sanzione di 18,5 milioni di dollari e di interrompere le attività di trading a New York. Successivamente, i media e Coinbase hanno richiesto al NYAG di divulgare pubblicamente la relazione trimestrale iniziale di Tether in base alla legge sulla libertà di informazione. Tuttavia, Tether si è opposta a questa richiesta, adducendo la necessità di salvaguardare le informazioni riservate dei propri clienti dal potenziale abuso da parte di malintenzionati.Nonostante l’obiezione di Tether, il NYAG ha permesso ai media di accedere ai documenti, rivelando la disabilitazione di numerosi account aziendali.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

“Abbiamo dovuto cambiare strategia” afferma il direttore della SEC in merito alle recenti azioni

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Gurbir Grewal, direttore della divisione di enforcement presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, avrebbe affermato che l’intero settore delle criptovalute è “costruito intorno al mancato rispetto delle norme”, causando azioni di enforcement.

Secondo un report pubblicato da Reuters il 16 Giugno, Grewal è intervenuto ad un evento organizzato dallo studio legale Lowenstein Sandler e dalla Rutgers University Law School di New York, al quale ha partecipato anche Faryar Shirzad, chief policy officer di Coinbase.

Secondo quanto riferito dal direttore esecutivo della SEC, la Commissione ha lavorato “in modo attento e graduale” in merito alle problematiche del settore cripto, ma questo approccio non è riuscito ad occuparsi di quelle che il regolatore considera offerte di security non registrate.

“Anche se si arrivasse a una serie di norme su misura, c’è un intero settore in cui l’etica si basa sulla non conformità”, ha dichiarato Grewal. “In genere, si dovrebbe vedere anche la compliance, ma non è così in questo spazio, quindi abbiamo dovuto cambiare strategia”.

La SEC e Coinbase — insieme a molti altri exchange, tra cui Binance — sono in conflitto da quando la Commissione ha emesso un avviso di Wells nei confronti della società di criptovalute. A Maggio, Coinbase ha risposto al suo mandato, precedentemente depositato, per chiedere alla SEC di fornire regole chiare in merito agli asset digitali. Il 6 Giugno la SEC ha risposto con una causa contro il crypto exchange, indicando diversi token come security non registrate.

L’esito della causa potrebbe avere notevoli implicazioni per le società di criptovalute che cercano di operare legalmente negli Stati Uniti. I legislatori della House Financial Services Committee hanno programmato un’udienza il 22 Giugno per discutere in merito alla supervisione della SEC.

 

La SEC e Binance.US trovano un accordo temporaneo riguardo l’accesso agli asset

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Secondo quanto riferito, venerdì 16 Giugno Binance, Binance.US e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti hanno concordato di limitare temporaneamente l’accesso ai fondi dei clienti esclusivamente ai dipendenti di Binance.US.

Secondo quanto riferito, l’accordo proposto, in attesa dell’approvazione da parte del giudice federale di sorveglianza, delinea le misure per Binance.US al fine di impedire l’accesso da parte dei funzionari di Binance Holdings alle chiavi private dei wallet, agli hardware wallet o al root access degli strumenti Amazon Web Services di Binance.US. Inoltre, nelle prossime settimane, la piattaforma di cripto trading con sede negli Stati Uniti divulgherà informazioni complete sulle spese aziendali, compresi i costi stimati.

L’accordo proposto è emerso come risposta diretta alla mozione presentata dalla SEC che mirava a congelare la totalità degli asset di Binance.US. Il regolatore ha espresso il timore che, in assenza di un provvedimento restrittivo, potrebbe esserci il rischio che i fondi vengano trasferiti all’estero o che i documenti cruciali vengano deliberatamente distrutti.

Ad ogni modo, i rappresentanti legali di Binance.US si sono opposti con forza a questa idea, sostenendo che imporre un congelamento completo di tutti gli asset equivarrebbe essenzialmente ad applicare una “pena di morte” eccessivamente severa nei confronti della società.

Nel corso dell’udienza tenutasi all’inizio di questa settimana, il giudice Amy Berman Jackson, che presiede la Corte distrettuale per il Distretto di Columbia, ha consigliato alle parti coinvolte che sarebbe stato più vantaggioso per loro raggiungere un accordo su una proposta piuttosto che affidarsi a lei per formulare un ordine restrittivo. Il giudice ha sottolineato che un ordine restrittivo temporaneo ha una durata limite di due settimane, insufficiente per un’udienza completa e approfondita. Ciò è particolarmente vero se si considera la notevole mole di documenti già presentati, che ammontano a oltre 4.000 pagine.

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L’accordo proposto include ulteriori disposizioni, come la creazione di nuovi crypto wallet da parte di Binance.US, che saranno inaccessibili ai dipendenti dell’exchange globale. Inoltre, Binance.US si impegna a fornire ulteriori informazioni alla SEC e ad accettare un calendario accelerato per le indagini. Naturalmente, i clienti con sede negli Stati Uniti manterranno la possibilità di prelevare fondi durante questo periodo.

Se accettato, l’accordo proposto risolverà in parte le preoccupazioni della SEC mentre la causa principale procede. La Commissione ha recentemente citato in giudizio Binance e Binance.US per la negoziazione di security non registrate e per la presunta commistione di fondi e pratiche scorrette. Tuttavia, l’accordo proposto non include la causa principale.

 

Tether risponde alle notizie riguardo l’esposizione alle security cinesi

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Tether (USDT), una delle principali emittenti di stablecoin, ha pubblicato una lunga risposta alle notizie secondo cui le riserve della società includevano in passato security emesse da società cinesi.

Il 16 Giugno, i media tradizionali, tra cui Bloomberg, hanno riferito che la società un tempo deteneva security emesse da aziende statali cinesi. Bloomberg ha citato i documenti rilasciati dal Procuratore Generale di New York (NYAG) e ha sottolineato che in passato USDT era supportato da security di aziende come la Industrial and Commercial Bank of China, la China Construction Bank e la Agricultural Bank of China.

Tutto quello che c’è da sapere su ciò che abbiamo condiviso con il NYAG

Per saperne di più https://t.co/0O3P1tbtYq pic.twitter.com/pegeX2uNBN

— Tether (@Tether_to) June 16, 2023

Lo stesso giorno, l’emittente di USDT ha risposto alle notizie, scrivendo:

” In definitiva, la decisione di Bloomberg, CoinDesk o di qualsiasi altro media di presentare queste informazioni ai propri lettori è stata probabilmente presa in fretta e furia, con scarsa attenzione agli eventi o ai fatti attuali”.

A detta di Tether, “non perdonano questo comportamento“, aggiungendo che le loro priorità sono i clienti. L’emittente di stablecoin ha inoltre sottolineato che il materiale ottenuto dai media non rappresenta la società nella sua forma attuale. Tether ha affermato che i dati inviati alle piattaforme mediatiche sono limitati e risalgono a più di due anni fa.

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Inoltre, Tether ha chiarito che la sua esposizione ai commercial paper cinesi era liquida e tutti gli emittenti erano stable. La società ha inoltre affermato che i paper sono stati utilizzati da alcuni dei più grandi gestori d’investimento del mondo. “I commercial paper cinesi emessi avevano un rating A1 o superiore”, hanno aggiunto.

L’emittente di stablecoin ha anche sottolineato che l’anno scorso ha ridotto a zero l’esposizione ai commercial paper in suo possesso. Secondo Tether, infatti, la società non ha perso denaro su nessun commercial paper. Questo include anche i commercial paper emessi da aziende cinesi.

 

Protocollo Sturdy Finance riapre il suo stablecoin market tre giorni dopo l’exploit da 800.000$

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Dopo aver subito un recente exploit sulla propria piattaforma, il protocollo di finanza decentralizzata (DeFi) Sturdy Finance riapre il proprio stablecoin market.In data odierna, la piattaforma di lending ha annunciato di aver riattivato il market, consentendo agli utenti di accedere ai propri fondi. Il protocollo DeFi ha comunicato ai suoi utenti che nessun asset era a rischio e che la decisione di sospendere la piattaforma era stata presa semplicemente in via cautelativa.

Lo stablecoin market non è più in pausa, consentendo agli utenti di accedere ai propri fondi!Nessun fondo è mai stato a rischio; il market è stato messo in pausa solo per cautela. Come ulteriore misura di sicurezza, il pool bb-a-USD è stato disattivato. 

Il 12 giugno, in risposta ad un attacco che ha portato alla perdita di 442 Ether (ETH), del valore di circa 800.000$, la piattaforma ha messo in pausa l’operatività. L’exploit ha sfruttato un oracolo dei prezzi per prosciugare i fondi dalla piattaforma.In un aggiornamento della community, Sturdy Finance ha evidenziato che il suo team sta collaborando con esperti di sicurezza specializzati nell’analisi on-chain per recuperare i fondi. Il team ha anche sottolineato che sta lavorando con le forze dell’ordine globali per raccogliere informazioni.

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Il protocollo DeFi ha perfino offerto una ricompensa di 100.000$ all’hacker che ha eseguito l’exploit. Secondo il team, accantonerà la questione se il pirata restituirà il resto dei fondi al crypto wallet. Tuttavia, il team ha anche menzionato nell’aggiornamento della community che se i fondi non verranno restituiti, offrirà il denaro a chiunque possa contribuire all’arresto o al recupero dei fondi.In altre notizie, gli hacker stanno sviluppando modi sempre più ingegnosi per nascondere i fondi rubati. Il 15 giugno, la società di analisi della blockchain Chainalysis ha pubblicato un rapporto dettagliato su come gli hacker utilizzino i mining pool per occultare i loro guadagni generati da attacchi ransomware.

 

Binance sotto inchiesta in Francia da febbraio 2022? La risposta di CZ non si fa attendere

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I problemi legali di Binance, il principale exchange di criptovalute al mondo, continuano a moltiplicarsi: un nuovo rapporto suggerisce che l’exchange è sotto inchiesta in Francia sin da inizio 2022.Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano francese Le Monde, la filiale francese di Binance sarebbe oggetto di un’indagine preliminare – condotta dal Servizio di indagine giudiziaria delle finanze sotto la direzione della giurisdizione specializzata interregionale di Parigi – da febbraio 2022.La Procura di Parigi avrebbe citato come base dell’indagine “atti di esercizio illegale della funzione di provider di servizi sugli asset digitali (PSAN), e atti di riciclaggio aggravato, attraverso la partecipazione a operazioni di investimento, occultamento, conversione, queste ultime realizzate da autori di reati che hanno generato profitti”.Secondo quanto riferito, Binance non avrebbe seguito o rispettato le procedure di Know Your Customer previste per gli utenti e le potenziali attività di riciclaggio di denaro.Il crypto exchange avrebbe anche omesso di ottenere una licenza operativa e offerto illegalmente i suoi servizi a clienti francesi. Dal 2019, gli exchange di criptovalute devono ottenere l’approvazione dell’Autorità per i mercati finanziari (AMF) per poter operare. Tuttavia, Binance, che opera in Francia dal 2020, avrebbe ricevuto l’approvazione dell’AMF solo a maggio 2022.L’account ufficiale della piattaforma riporta:

Per chiarire:In Francia, le visite in sede da parte di autorità di regolamentazione e ispettori fanno parte degli obblighi normativi a cui tutte le istituzioni finanziarie devono attenersi. La scorsa settimana abbiamo ricevuto una visita da parte delle autorità competenti. Binance, come sempre, è stata pienamente collaborativa e abbiamo rispettato i nostri obblighi. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine su tutti i requisiti di conformità in corso per mantenere standard elevati.Binance investe molto tempo e risorse per collaborare con le forze dell’ordine a livello globale. Rispettiamo tutte le leggi in Francia, così come facciamo in tutti gli altri mercati in cui operiamo. Non commenteremo i dettagli delle indagini delle forze dell’ordine o delle autorità di regolamentazione, se non per dire che le informazioni sui nostri utenti sono conservate in modo sicuro e fornite ai funzionari governativi solo dopo aver ricevuto una giustificazione documentata.

CZ, dal canto suo, non ha perso tempo a replicare su Twitter, commentando personalmente il tweet dell’account ufficiale dell’exchange:

4. FUD.In Francia, le ispezioni a sorpresa (senza preavviso) delle imprese regolamentate sono la norma, tanto per le banche quanto per le società di criptovalute.La visita a sorpresa presso Binance France è avvenuta un paio di settimane fa. Non è una “notizia”. Binance France ha collaborato pienamente. Binance inoltre non è l’unica azienda di criptovalute ispezionata. È successo anche ad altre note aziende di criptovalute a Parigi.Binance France 🇫🇷 continua ad essere il nostro centro di riferimento in Europa. 🙏

La notizia dell’indagine in Francia è emersa a poche settimane dall’azione legale avanzata dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, la quale ha presentato 13 accuse contro la filiale statunitense della piattaforma, Binance.US, e il suo CEO Changpeng Zhao.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

La SEC si oppone alla richiesta di Dentons di archiviare la causa di Terraform e Do Kwon

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Gli avvocati che rappresentano la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ritengono che i documenti aggiuntivi presentati da Dentons – lo studio legale che rappresenta Terraform Labs e Do Kwon – a sostegno della sua mozione di archiviazione della causa non forniscano un supporto adeguato per l’archiviazione del caso.

Il legale della SEC afferma che la trascrizione di Binance.US e le e-mail interne della SEC presentate dalla difesa siano irrilevanti per il caso in corso. L’avvocato sostiene che il test di Howey definisce chiaramente i parametri di un “contratto di investimento” e sostiene che TerraUSD (UST) debba essere classificato come un titolo.

In un’udienza del 15 giugno, Dentons ha presentato documenti supplementari a sostegno della sua richiesta di archiviazione della causa intentata dalla SEC statunitense. L’udienza è stata dedicata a stabilire se gli asset digitali sviluppati da Terraform Labs debbano essere classificati come titoli secondo i criteri di un “contratto di investimento”.

Dentons sostiene che la stablecoin algoritmica, UST, non debba essere classificata come un titolo, sottolineando il suo scopo pratico piuttosto che un contratto di investimento. A sostegno della sua richiesta di archiviazione della causa, ha presentato documenti supplementari, tra cui la seduta del Comitato dei servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti sulla regolamentazione degli asset digitali e l’emissione di stablecoin, la richiesta della SEC di un ordine restrittivo contro Binance.US e le e-mail di Hinman della causa SEC contro Ripple.

Gli avvocati della difesa hanno evidenziato una “lacuna normativa” per quanto riguarda la classificazione degli asset crypto come titoli, in particolare nel momento in cui il Congresso degli Stati Uniti sta discutendo i framework normativi per gli asset digitali e l’emissione di stablecoin. Inoltre, sostengono che la SEC stia oltrepassando la portata delle leggi sui titoli e si basi su e-mail interne relative a “contratti di investimento” per determinare lo status di titolo.

Il giudice Jed Rakoff, che presiede il caso, ha annunciato che la decisione sulla mozione di archiviazione sarà presa entro il 14 luglio.

Dentons ha precedentemente rappresentato Kwon nel contestare il mandato di comparizione della SEC statunitense nell’ambito della sua indagine relativa a Mirror Protocol nel 2021 e in una class-action presso l’Alta Corte di Singapore nel 2022. Lo studio legale rappresenta Terraform Labs anche in altre cause.

Nel frattempo, la Corte di base di Podgorica, in Montenegro, ha approvato la cauzione per Kwon e per l’ex responsabile tecnologico di Terra, Han Chang-joon. Recentemente, Kwon è stato posto sotto custodia per l’estradizione in Montenegro, mentre il tribunale deve pronunciarsi sulla richiesta di estradizione del fondatore di Terra da parte della Corea del Sud.Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

Il prezzo di Bitcoin attenua il ribasso, mentre gli operatori auspicano la tenuta del supporto a 24.500$

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In data odierna Bitcoin (BTC) recupera un po’ di terreno perduto, con i mercati che si liberano dal peso dei segnali macro contrastanti provenienti dagli Stati Uniti.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Il programma del Bitcoin ETF di BlackRock stimola i mercati

Al momento della stesura, Cointelegraph Markets Pro e TradingView riportano la quotazione di BTC/USD a 25.500$ su Bitstamp, in seguito ad un rimbalzo di circa 1.000$ dai minimi del giorno precedente.Il famoso trader Skew ha monitorato il movimento su Binance, rilevando un acquisto concertato ai minimi. I venditori si sono poi affacciati in prossimità dei 26.000$.

I venditori di $BTC hanno sborsato altre monete

Il rialzo si è verificato in corrispondenza della notizia del deposito da parte di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, di un fondo negoziato in borsa (ETF) di Bitcoin.Per Michaël van de Poppe, fondatore e amministratore delegato della società di trading Eight, si è trattato di una novità positiva rispetto alla sfilza di eventi negativi riguardanti la regolamentazione delle criptovalute degli ultimi dieci giorni.“La presentazione di un ETF da parte di Blackrock è positiva per Bitcoin”, dichiara ai follower su Twitter.

“È sorprendente come, all’improvviso, una settimana dopo l’intero giro di vite della SEC sulle criptovalute, i grandi partiti entrino in gioco. Vogliono solo controllare i mercati, semplice. Ma nel complesso, vediamo alcuni segnali positivi per i mercati”.

Le notizie successive, prima dell’apertura di Wall Street, focalizzate sull’abbandono dei mercati olandesi da parte di Binance – sempre a causa di ostacoli normativi – e sulla notizia che quest’ultimo è sotto inchiesta in Francia, hanno inciso debolmente sull’andamento dei prezzi.

BTC può evitare la “cascata” a 23.000$

Per quanto riguarda la price action di BTC/USD sul breve periodo, i trader rimangono cauti, con il rischio di un ulteriore ribasso.Sia Van de Poppe che il popolare trader Crypto Tony sostengono che i minimi intorno ai 24.500$ debbano essere mantenuti.

Fin qui tutto bene #Bitcoin

“A mio avviso non è cambiato nulla”, prosegue il collega Moustache, allargando il grafico settimanale.

“I fakeout sono sempre possibili, ma va detto che $BTC è tornato in un falling wedge. – Retest di un modello Head & Shoulder inverso sotto forma di falling wedge”.

Grafico a tre giorni commentato di BTC/USD. Fonte: Moustache/Twitter

Moustache fa riferimento alla struttura grafica del “Testa e spalle” inversa che si è sviluppata nell’ultimo anno.Ad inizio mese, come riportato da Cointelegraph, il trader Mikybull Crypto ha sostenuto che una risoluzione positiva potrebbe innescare una corsa verso i 40.000$.Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni mossa di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.

Traduzione a cura di Walter Rizzo