Secondo il regolatore del Nevada, le condizioni finanziarie di Prime Trust sono “gravemente carenti” e dal 21 Giugno il custode di criptovalute non è più in grado di onorare i prelievi dei clienti.
In un ordine di cessazione e desistenza emesso il 21 Giugno, il Nevada’s Department of Business and Industry ha affermato che le condizioni finanziarie di Prime Trust si sono “considerevolmente deteriorate” e che l’azienda si trova ora in una “condizione non sicura o non solida” per continuare a operare:
L’ordine aggiunge che Prime Trust ha “materialmente e intenzionalmente violato i suoi doveri fiduciari nei confronti dei clienti, non riuscendo a salvaguardare gli asset sotto la sua custodia”. Il regolatore ha nuovamente affermato che l’azienda “non è in grado di soddisfare tutte le richieste di erogazione dei clienti”.
Dichiarazioni del Nevada Department of Business and Industry contro Prime Trust. Fonte: Governo del Nevada
Prime Trust ha 30 giorni per rispondere all’ordine di cessazione e desistenza e può richiedere un’udienza amministrativa per contestare l’ordine.
Se Prime Trust non si oppone, l’ordine di cessazione e desistenza sarà considerato definitivo.
Il 13 Giugno, Banq, la filiale di Prime Trust che si occupa dei pagamenti, ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta negli Stati Uniti.
Successivamente, il 22 Giugno, BitGo, fornitore di infrastrutture wallet e custode di asset digitali, ha confermato di aver deciso di annullare l’acquisizione di Prime Trust.
Dopo un notevole sforzo e lavoro per trovare un percorso di avanzamento con Prime Trust, BitGo ha preso la difficile decisione di terminare l’acquisizione di Prime Trust. Questa decisione non è stata presa a cuor leggero e BitGo rimane impegnata nella sua missione di fornire fiducia per gli asset digitali.
— BitGo (@BitGo) June 22, 2023
Cointelegraph ha contattato Prime Trust per un commento, ma non ha ricevuto una risposta immediata.