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Il settore bancario sta ‘lentamente morendo’: dirigenti della finanza tradizionale spiegano perché c’è così tanto interesse nelle crypto

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Nonostante il lungo crypto-winter e i numerosi interventi normativi negli Stati Uniti, molti ex-dirigenti del settore bancario – oggi operanti nelle crypto – sostengono di non voler più avere niente a che fare con le banche. Al contrario, diversi ex-banchieri hanno ammesso di essere ottimisti sul futuro dell’industria crypto.

Lisa Wade, CEO di DigitalX, è fra questi. Un tempo Head of Innovation and Sustainability presso la National Australia Bank (NAB), una delle più grandi banche d’Australia, Wade è passata alle criptovalute nel dicembre del 2021:

“DigitalX Funds Limited (ASX:DCC) ha annunciato di aver assunto Lisa Wade come nuovo amministratore delegato.”

Wade ha dichiarato a Cointelegraph che il settore delle criptovalute le permette di assumere più rischi rispetto al mondo bancario:

“Sta diventando molto evidente che i binari finanziari Web3 sono il futuro. È difficile innovare nel settore bancario; quelli di noi che hanno ancora fuoco nelle vene stanno passando alle crypto.”

Wade è certa che le criptovalute saranno adottate su larga scala nei prossimi anni. Sostiene di essere passata all’industria degli asset digitali per “costruire qualcosa di grande […] in un modo che sarebbe impossibile per una banca.

Allo stesso modo, Guy Dickinson, CEO di BetaCarbon, ha abbandonato il prestigioso ruolo di Treasurer presso HSBC Australia nel 2022. Racconta a Cointelegraph: “Sono entrato nel mondo Web3 perché il settore dei crediti di carbonio e dei mercati ambientali non era facilmente accessibile dalla finanza tradizionale. Il Web3 forniva invece un accesso diretto a tale mercato.

Per Dickinson, la motivazione alla base del trasferimento non è stata il denaro, ma piuttosto la ricerca di una realizzazione personale: “Non è altrettanto redditizio, ma è molto più soddisfacente.

Ha aggiunto che i lavori nella finanza tradizionale non sono più sicuri come un tempo: “L’industria bancaria sta lentamente morendo. I continui licenziamenti e l’efficienza tecnologica stanno mettendo a rischio molti ruoli professionali. Nel panorama attuale, un funzionario bancario di alto livello ha costantemente un bersaglio sulla schiena.

“Nel 2017, ho lasciato il mio lavoro di ingegnere presso un’azienda TradFi per lavorare nel settore delle criptovalute. Al tempo, un collega si rivolse a me e mi disse: ‘Ricorda: chi molla non vince mai, chi vince non molla mai.’

Steve, non te la prendere, ma penso spesso a questa tua affermazione idiota.”

Simon Dixon, CEO della piattaforma d’investimento BnkToTheFuture, racconta a Cointelegraph di aver tentato di fondare la propria banca nel 2011. Tuttavia, dopo aver compiuto le dovute ricerche, ha scoperto che creare una banca era in realtà un rischio enorme:

“Quando abbiamo richiesto la licenza, le autorità di regolamentazione ci hanno detto che dovevamo depositare i nostri fondi in un’altra banca a riserva frazionaria. E che il nostro business sarebbe divenuto redditizio solo se avessimo sfruttato i fondi dei clienti, proprio come fanno tutte le altre banche.”

Poco più tardi Dixon scoprì Bitcoin (BTC), e rimase colpito dal fatto che “i fondi sono posseduti in autocustodia, spesi tramite sistemi peer-to-peer, e sostenuti da codice e matematica.

 

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