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Tether risponde alle polemiche sulla disattivazione degli account, aumentando i controlli di conformità

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Come recentemente comunicato, Tether, la società alle spalle della stablecoin leader di mercato Tether (USDT), ha affrontato le preoccupazioni relative a delle decisioni operative.Secondo i documenti rilasciati dal New York Attorney General (NYAG), Tether avrebbe disattivato circa 29 account appartenenti a importanti operatori di criptovalute nel 2021. Sembra che la maggior parte degli individui presenti nell’elenco abbia disattivato i propri account per motivi diversi.Sebbene non siano stati resi noti i motivi della chiusura degli account, Tether ha replicato di non essere disposta a commentare le singole relazioni. Tuttavia, la società ha chiarito che tutti gli individui siano stati sottoposti a rigorosi controlli di conformità durante la fase di onboarding e ad un monitoraggio continuo, come previsto dalle politiche di conformità di Tether.Tra gli account disattivati figurano MoonPay, BlockFi, CMS Holdings e Galois Capital.Malgrado l’indagine del NYAG si sia conclusa a febbraio 2021, è emerso che alcuni documenti dell’indagine si estendono fino a circa giugno dello stesso anno. I codici utente all’interno di questi documenti sono già stati redatti.Il NYAG ha raccolto questi documenti mentre indagava su Tether e sulla sua consociata Bitfinex per appropriazione indebita di fondi per 850 milioni di dollari. Durante questo periodo, iFinex – la società controllante di entrambe le entità – ha richiesto una proroga di 30 giorni per produrre i documenti finanziari critici prima della scadenza della data precedentemente prevista.

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Alla fine, le parti coinvolte hanno raggiunto un accordo in cui Tether ha accettato di pagare una sanzione di 18,5 milioni di dollari e di interrompere le attività di trading a New York. Successivamente, i media e Coinbase hanno richiesto al NYAG di divulgare pubblicamente la relazione trimestrale iniziale di Tether in base alla legge sulla libertà di informazione. Tuttavia, Tether si è opposta a questa richiesta, adducendo la necessità di salvaguardare le informazioni riservate dei propri clienti dal potenziale abuso da parte di malintenzionati.Nonostante l’obiezione di Tether, il NYAG ha permesso ai media di accedere ai documenti, rivelando la disabilitazione di numerosi account aziendali.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

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