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"Intrinsecamente ribassisti' al di sotto dei $41.500: 5 aspetti da tener d'occhio questa settimana

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Bitcoin (BTC) inizia la nuova settimana in un territorio rischioso, mentre i sell-off perpetrati da parte delle whale marcano un cambiamento di umore.La recente chiusura settimanale si è rivelata poco confortante per gli ansioni trader, dal momento che l’attività di prezzo di BTC prosegue la sua pausa dalla tendenza “up only”.A sole due settimane dalla scadenza della candela annuale, il conto alla rovescia è iniziato – insieme alla pressione – su tutti gli asset di rischio.I dati macro – catalizzatori chiave della volatilità a breve termine – si susseguiranno per il resto di dicembre, con i dati sul prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti, mentre i mercati assimilano le manovre della Federal Reserve della scorsa settimana.Sembra che un “rally di Babbo Natale” sia sempre meno probabile per Bitcoin. Poiché le elevate fee lasciano l’amaro in bocca agli investitori, gli esperti suggeriscono di concentrarsi sulla potenziale approvazione di ETF spot prevista per il mese prossimo.Un potenziale lato positivo deriva dal sentiment di mercato, sia all’interno del settore crypto che al di fuori. Mentre l’avidità circonda il contesto, non si intravedono presupposti insostenibili, il che lascia potenzialmente spazio ad ulteriori rialzi, man mano che si diffonde un senso di sfiducia.Analizziamo insieme questi ed altri fattori in modo più dettagliato, in vista dell’avvicinarsi della chiusura annuale del prezzo di BTC.

Analisti delineano i principali livelli di supporto di prezzo di BTC

A circa 41.300$, la chiusura settimanale del 17 dicembre è sopraggiunta a metà di un sell-off locale per BTC/USD.Il ribasso è continuato durante la notte, con Bitcoin che ha toccato i 40.800$ prima di invertire la rotta durante la sessione di trading asiatica, riportandosi appena al di sopra dei 41.000$, come emerge da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

Grafico orario di BTC/USD. Fonte: TradingView

Trader ed analisti, già sospettosi di potenziali ulteriori flessioni sulla base della recente price action, mantengono una certa cautela.“I grafici non mentono”, riassume la risorsa di trading Material Indicators su X (ex Twitter).Material Indicators ha evidenziato come Bitcoin abbia perso la sua media mobile a 21 giorni nel corso della nuova settimana, un evento che, a suo dire, è “intrinsecamente ribassista”.Ha inoltre aggiunto di “aspettarsi che le prese di profitto di fine anno e la raccolta delle perdite fiscali prevalgano nel breve termine”.Il cofondatore Keith Alan ha sottolineato come sia in corso una battaglia per un livello chiave di ritracciamento di Fibonacci, corrispondente al massimo storico di novembre 2021. In un recente post, Alan ha commentato: “È troppo presto per stabilire se il pattern del 17 dicembre si realizzerà. Potremo determinarlo alla chiusura. Per il momento, è possibile affermare che i rialzisti di #BTC devono riportare il prezzo al di sopra di 0,5 Fib per reclamare la Golden Pocket o rischiano di perdere la media mobile a 21 giorni. Ci aspettiamo un po’ di volatilità mentre ci avviciniamo alla chiusura settimanale”.

Il popolare trader Skew ha riportato alcune linee di demarcazione sotto forma di media mobile esponenziale (EMA) a 200 e 300 periodi sui timeframe a 4 ore, insieme all’EMA a 50 giorni: tutte attualmente intorno ai 2.500$ al di sotto del prezzo spot.“Da qui abbiamo due livelli tecnici su 1W/1M”, ha proseguito nel commento sui timeframe settimanali e mensili.

“39-38.000$: Potenziale supporto su timeframe elevato, una pressione insostenibile verso il basso costituirebbe un’offerta decente. 47-48.000$: Resistenza su timeframe elevato, una corsa insostenibile verso l’alto rappresenterebbe una buona area per realizzare profitti.”

Grafico giornaliero di BTC/USD con medie mobili. Fonte: TradingView

PCE, PIL in attesa di un crescente consenso sul “pivot” della Fed

La settimana prossima la stampa dell’indice PCE (Personal Consumption Expenditures) di novembre, l’indicatore dell’inflazione prescelto dalla Fed, sarà al centro degli eventi macro statunitensi.Dopo le molteplici decisioni chiave della Fed adottate la scorsa settimana, i dati devono ora continuare a mostrare una riduzione dell’inflazione fino al 2024.La prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) per stabilire le modifiche ai tassi d’interesse è prevista per fine gennaio, ma dalla scorsa settimana i mercati stanno considerando la prospettiva di un cambio di rotta. L’account X di Tedtalksmacro riporta: “Il mercato ora prezza un taglio dei tassi di 25 punti percentuali entro luglio 2024, dopo la riunione odierna della Fed”.

I dati aggiornati forniti dal FedWatch Tool del CME Group indicano che le probabilità di un taglio dei tassi nella prossima riunione si collocano attualmente intorno al 10%, mentre la maggior parte dei dati macro fondamentali deve ancora essere resa nota.

Grafico delle probabilità dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group

“Anche con le azioni in rialzo, l’incertezza è ovunque”, conclude la fonte di analisi The Kobeissi Letter in un post che illustra le pubblicazioni della prossima settimana.

Oltre al PCE, il 21 dicembre verranno pubblicati anche i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione e la revisione del PIL del terzo trimestre.Come riportato da Cointelegraph, la forza del dollaro statunitense ha toccato i minimi plurimensili intorno al FOMC, in un potenziale nuovo impulso per i mercati crypto. Tali minimi sono stati smorzati, con l’indice del dollaro statunitense in modesta rimonta, ma ancora in calo dell’1,9% circa su dicembre.

Le fee rimangono elevate

L’acceso dibattito sulle fee di transazione su Bitcoin si è intensificato negli ultimi giorni, complice il fatto che queste hanno toccato i livelli più alti da aprile 2021.

Con gli Ordinals tornati alla ribalta, coloro che desiderano effettuare transazioni on-chain hanno dovuto affrontare commissioni di 40$ durante il fine settimana, mentre gli opinionisti “OG” hanno sostenuto che il mercato delle fee stesse semplicemente funzionando come previsto, data la competizione per lo spazio dei blocchi.

I ricavi dei miner sono saliti alle stelle, raggiungendo livelli che non si vedevano dai tempi del massimo storico di 69.000$ di Bitcoin.

Nella corrente settimana, tuttavia, le fee sono già diminuite considerevolmente, con transazioni del blocco successivo confermate a meno di 15$ al momento della stesura.Commentando la situazione, il popolare personaggio dei social media Fred Krueger ha sostenuto che i partecipanti al mercato dovrebbero ora rivolgere la loro attenzione alla decisione in merito all’approvazione dei primi ETF spot di Bitcoin negli Stati Uniti, prevista per l’inizio del mese prossimo.

Constatando come le fee stiano “già diminuendo rapidamente”, ha difeso il diritto dei creatori di Ordinals di utilizzare la blockchain per memorizzare il loro lavoro.

“Questo dibattito sembra un nulla di fatto per ora. Torniamo ad aspettare l’ETF”, ha concluso.

Altri, tra cui il ricercatore e sviluppatore di software Vijay Boyapati, hanno fatto riferimento alla natura transitoria del dibattito sulle fee, come spesso avvenuto nel corso della storia di Bitcoin. Boyapati ha quindi aggiunto a riguardo: “I troll preoccupati di #Bitcoin nel 2017: La rete di Bitcoin non sarà sicura perché la sovvenzione dei blocchi si sta riducendo e le fee sulle transazioni non saranno sufficienti! I troll preoccupati di Bitcoin oggi: le fee di transazione sono troppo alte!

Esortando le cosiddette soluzioni di livello 2 a velocizzare lo sviluppo, le reazioni al recente innalzamento delle fee hanno sottolineato come le soluzioni off-chain per gli utenti regolari – in particolare il Lightning Network – esistano già.“Le fee del L1 sono incredibilmente alte in questo momento. Sembra ovvio – anche se auto-assolutorio – che la maggior parte delle transazioni sia di default sulla rete Lightning è la strada da percorrere per tutti gli exchange e i wallet”, ha scritto David Marcus, ex dirigente di Facebook ora CEO e co-fondatore della startup Lightspark, in parte di un post su X nel fine settimana.Secondo i dati della risorsa di monitoraggio Mempool.space, invece, lo spazio per i blocchi rimane molto richiesto, con un arretrato di transazioni non confermate che si aggira ancora intorno alle 300.000 unità.

Mempool di Bitcoin. Fonte: Mempool.space

Carenza di nuovi indirizzi mettono a rischio il momentum del bull market

Questo mese la crescita della rete Bitcoin ha rallentato, in linea con il ritorno del bull market.I nuovi dati forniti dalla società di analisi on-chain Glassnode confermano che il numero di nuovi indirizzi BTC ha continuato a scendere per tutto il mese di dicembre.Il 17 dicembre, ultima data disponibile, circa 373.000 indirizzi sono apparsi per la prima volta in una transazione on-chain. Si tratta di circa la metà del recente massimo giornaliero locale, che secondo Glassnode è stato raggiunto a inizio novembre.Commentando i risultati, il popolare analista Ali ha descritto la diminuzione dei nuovi indirizzi come un fenomeno evidente e un ostacolo all’espansione del prezzo di BTC.“Nell’ultimo mese si è registrata una notevole flessione nella crescita della rete Bitcoin, mettendo in dubbio la sostenibilità del recente movimento di BTC a 44.000$”, ha spiegato.

“Per una solida continuazione rialzista, è fondamentale assistere ad un’impennata del numero di nuovi indirizzi di $BTC. Questo fornirebbe il supporto necessario per uno slancio sostenuto”.

Grafico dei nuovi indirizzi di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Sfiducia dietro la paura

Il recente rallentamento dell’ultima fase di “up only” di Bitcoin ha portato a una corrispondente pausa dell’avidità di mercato.Secondo gli ultimi dati del Crypto Fear & Greed Index, nell’ultima settimana la maggior parte dei partecipanti al mercato crypto ha deciso di soffermarsi a riflettere.Attualmente a 65/100, l’indice Fear & Greed, che è l’indicatore di riferimento del sentiment del mercato crypto, definisce ancora lo stato d’animo complessivo come avido, ma prossimo al minimo da quasi un mese a questa parte.Se si guarda all’esterno, i punteggi dell’indice superiori a 90/100 corrispondono ai massimi di mercato a lungo termine, in quanto l’esuberanza irrazionale diventa la mentalità del partecipante medio al mercato. Un’eccezione degna di nota, come riporta Cointelegraph, è stato il massimo storico di 69.000 dollari del 2021, che ha visto Fear & Greed raggiungere 75/100 prima di invertire la rotta.Commentando l’attuale status quo dell’indice di mercato tradizionale, Caleb Franzen, analista senior di Cubic Analytics, ha suggerito che il sentiment stia ancora emergendo dal prolungato ciclo di inasprimento della Fed, iniziato anch’esso a fine 2021. “L’indice Fear & Greed si trova comodamente in area “Greed”. Tuttavia, è uscito dalla zona “Fear” solo 4 settimane fa ed è rimasto in ‘Neutral’ ed ‘Extreme Fear’ per 2,5 mesi tra settembre e novembre”, ha precisato su X il 14 dicembre.

“Euforia? No. Questa è sfiducia”.

Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

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