Home Fonti esterne Cointelegraph Responsabile legale di Coinbase: Norme fiscali dell’IRS sulle criptovalute minacciano il settore

Responsabile legale di Coinbase: Norme fiscali dell’IRS sulle criptovalute minacciano il settore

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Paul Singh Grewal, responsabile legale di Coinbase, ha invitato la crypto community a sostenere il movimento contro la proposta di regolamentazione del Tesoro degli Stati Uniti in materia di rendicontazione fiscale delle criptovalute. Grewal ha esortato la collettività ad opporsi alla proposta di regolamentazione in quanto potrebbe costituire un pericoloso precedente per la sorveglianza.Grewal è intervenuto su X (ex Twitter) per affrontare le preoccupazioni associate alle norme proposte per la rendicontazione fiscale delle criptovalute, sostenendo che esse vanno oltre il mandato del Congresso di stabilire norme di rendicontazione fiscale. Grewal ha aggiunto che se le norme proposte diventassero legge, metterebbero “gli asset digitali in una posizione di svantaggio e minaccerebbero di danneggiare un’industria nascente appena nata”.

Chiunque abbia a cuore l’equità e sostenga l’innovazione americana dovrebbe esprimersi sulla proposta di regolamentazione del Tesoro per la rendicontazione fiscale degli asset digitali. Potete unirvi all’opposizione di @StandwithCrypto qui. 1/4

Il 25 agosto l’Internal Revenue Service (IRS) degli Stati Uniti ha pubblicato una bozza di proposta di regolamentazione per la rendicontazione fiscale delle criptovalute. In base alle norme proposte, gli intermediari del settore crypto sarebbero tenuti a utilizzare un nuovo modello di rendicontazione per semplificare la compilazione delle imposte e ridurre le frodi fiscali. I provvedimenti proposti riguardano exchange centralizzati e decentralizzati, processori di pagamento di criptovalute, alcuni wallet online e crypto broker.Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha affermato che il nuovo modello semplificherà il processo di dichiarazione dei redditi, in quanto aiuterà i contribuenti a determinare se sono tenuti a versare le imposte, anziché dover effettuare calcoli complicati o pagare servizi di preparazione delle imposte sugli asset digitali per presentare la dichiarazione dei redditi. Se approvato, il nuovo regime fiscale entrerà in vigore nel 2026 e i broker dovranno iniziare a segnalare le transazioni del 2025 nel gennaio 2026 tramite il modulo 1099-DA. Tuttavia, molti legislatori statunitensi hanno esortato l’IRS a implementare i requisiti di rendicontazione fiscale delle criptovalute prima del 2026.

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Il Dipartimento del Tesoro ha sostenuto che le norme sulla rendicontazione fiscale delle criptovalute avrebbero allineato gli asset digitali alla rendicontazione finanziaria tradizionale, ma il responsabile legale di Coinbase insiste che non è così. Grewal, nel suo post su X, ha evidenziato come le norme proposte creerebbero un “pericoloso precedente per la sorveglianza delle attività finanziarie quotidiane dei consumatori, richiedendo la rendicontazione di quasi tutte le transazioni di asset digitali, persino l’acquisto di una tazza di caffè”.Il responsabile legale di Coinbase ha inoltre ribadito che le norme proposte richiederebbero la raccolta di una quantità significativa di dati degli utenti che non hanno alcuno “scopo pubblico legittimo”. Grewal ha precisato che la raccolta di dati sovraccaricherebbe le startup Web3 di onerosi requisiti, offrendo al contempo al “fisco più dati di quanti ne possa assimilare ed analizzare”.

Traduzione a cura di Walter Rizzo

 

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